Lo minacciano di morte  per un debito di droga 

Atessa. Cocaina non pagata, 30enne e 27enne di Frisa perseguitano un cliente La vittima chiede aiuto ai carabinieri: scattano arresto e obbligo di dimora

ATESSA . Lo hanno minacciato di morte per un debito di droga non pagato e che, visti i suoi ritardi, gli spacciatori avevano raddoppiato. Ma lui ha denunciato tutto ai carabinieri, che hanno fermato i suoi aguzzini. I militari hanno eseguito le misure cautelari, richieste del pm della Procura di Lanciano Serena Rossi, degli arresti domiciliari per L.D.R., 30 anni, e dell’obbligo di firma per F.C., 27 anni (arrestato lo scorso novembre sempre per spaccio). I due giovani, entrambi di Frisa, devono rispondere dei reati di cessione di sostanze stupefacenti ed estorsione. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Atessa, diretto dal tenente Federico Ciancio (comandante della compagnia è il capitano Marco Ruffini). A dare il via è stata la denuncia di un operaio 42enne di Atessa, presentata lo scorso ottobre al comando di via Matteotti. L’uomo aveva acquistato una decina di grammi di cocaina da due giovani di Frisa, per un prezzo pattuito di circa 500 euro. Somma che però l’operaio non è stato in grado di pagare. Da qui sono iniziate le richieste di denaro da parte dei due pusher, che via via si sono fatte più pressanti. Telefonate, messaggi al cellulare e incontri di persona, conditi da espressioni verbali forti e poi minacce. Del tipo che gli avrebbero fatto del male se non avesse onorato il debito: «Non appena ti acchiappo ti mando all’ospedale». Ma anche minacce di morte: «Ti ammazzo, ti trito come il sale». In un’occasione L.D.R., raggiunto infatti dal provvedimento più restrittivo, era andato fino ad Atessa e aveva cercato di entrare nell’abitazione dell’operaio forzandone la porta d’ingresso: era fuggito una volta capito che stavano per arrivare i carabinieri. Inoltre, visti i ritardi nel pagamento da parte dell’operaio, i due aguzzini avevano raddoppiato la somma dovuta come debito, che era diventata di mille euro. Temendo per la sua incolumità e per quella dei suoi familiari il 42enne, che è anche padre, ha quindi chiesto aiuto ai carabinieri. E le indagini avrebbero confermato le minacce e i tentativi di estorsione. I provvedimenti a carico dei due giovani sono stati eseguiti mercoledì pomeriggio. Nei prossimi giorni saranno sentiti dall’autorità giudiziaria. E ormai gli episodi di spaccio nell’area frentana sono all’ordine del giorno. Appena martedì scorso, a Castel Frentano, i carabinieri di Lanciano hanno sorpreso due ventenni, disoccupati, con hashish e marijuana pronti per essere venduti in dosi.
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