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ORTONA

Malore al lavoro, muore dipendente Citra 

Marcello Amoroso, 57 anni, è stato trovato a terra dai colleghi. Sconvolti gli amici: «Persona perbene e di gran cuore»

ORTONA. Una tragedia ha scosso la comunità ortonese nel pomeriggio di ieri. È morto improvvisamente mentre stava lavorando, Marcello Amoroso, 57 anni, operaio dell’azienda Citra. Un infarto non gli ha dato scampo. Il dramma si è consumato poco dopo le 16, durante un normale martedì di lavoro. Ha accusato un malore da cui non è riuscito a riprendersi, nonostante i soccorsi immediati. A lanciare l’allarme sono stati i colleghi, che dopo aver visto l’uomo accasciato a terra hanno chiesto subito aiuto. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare, nonostante ogni tentativo di rianimarlo. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza del 118 e i carabinieri della Compagnia di Ortona, coordinati dal maggiore Roberto Ragucci. La gravità della situazione ha fatto sì che venisse allertato anche l’elisoccorso, ma nonostante il pronto intervento non si è riusciti a salvarlo. L’operaio, infatti, non è stato caricato sull’eliambulanza: informato dei fatti, il magistrato di turno alla Procura di Chieti ha disposto il rilascio della salma ai familiari.
Sul luogo della tragedia si sono radunate tante persone, tra familiari e operai scossi per l’accaduto. Espressioni incredule e lacrime segnavano i volti di chi in quei momenti si trovava dove è avvenuto il decesso. Intorno alle 18,30 la salma è stata rimossa dall’azienda ed è stata portata nell’abitazione in cui Amoroso risiedeva, in Villa Rogatti, la contrada di Ortona dove era conosciuto da tutti. Non era sposato e non aveva figli, aveva un fratello, Mario, e già in passato aveva avuto problemi cardiaci che ieri purtroppo non gli hanno dato scampo. Era un appassionato di moto, tant’è che ha fatto parte del direttivo dell’associazione culturale “Vivere Insieme” che lo scorso anno ha organizzato una motopasseggiata dal mare ai monti.
Amoroso si è sempre dato da fare: per un paio di anni è stato in Marina, poi ha svolto alcuni lavori tra cui quello di rappresentante. Ormai, però, aveva trovato una stabilità nell’azienda Citra, dove svolgeva in maniera impeccabile il ruolo di operaio. Chi lo conosceva lo ricorda come una persona pacata e buona. Tra questi l’amico d’infanzia Davide D’Angelo: «Sono sconvolto per quanto è accaduto. Marcello era un buono d’animo, davvero una persona perbene. Siamo cresciuti insieme, e nonostante gli impegni lavorativi, non ci siamo mai persi di vista», dice. «Piangiamo una gran brava persona, a cui piaceva anche impegnarsi nell’organizzazione di iniziative nella comunità che viveva quotidianamente. Appena qualche mese fa siamo andati a cena insieme con altri nostri amici. Non avrei mai potuto pensare sarebbe stata l’ultima che avremmo fatto».
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