LANCIANO

Mancano i medici, mammografie a Chieti 

Ospedale Renzetti con 4 unità in meno, malata di tumore protesta. La Asl: aspettiamo il rientro di uno specialista da Vasto

LANCIANO. Niente mammografie ed eco mammarie all’ospedale Renzetti. Mancano i medici, almeno 4 in Radiologia e il servizio, soprattutto le mammografie cliniche urgenti, vengono dirottate a Chieti. Al Renzetti resta attivo lo screening mentre si ritornerà a fare le mammografie a pieno regime quando rientrerà almeno un medico in servizio. Alla carenza di camici bianchi contribuisce infatti anche il problema di aver “prestato” un medico alla Radiologia di Vasto, ancora più in affanno di Lanciano.
Insomma boccheggiano due presidi Dea di 1° livello che in estate servono una popolazione che raddoppia, e un servizio, quello radiologico che è fondamentale, A sollevare il problema a Lanciano è una pensionata malata oncologica. «Sono andata a prenotare la mammografia e l’eco mammaria», racconta G.D.R., «e mi hanno detto che la prima disponibilità era il 1° agosto a Chieti. A Lanciano questo tipo di esami non viene fatto perché manca il personale, tra carenze proprie (vedi pensionamenti non sostituiti e maternità, ndc) e ferie. Sono rimasta basita. Ho un tumore al seno, non posso andare a Chieti o in altri presidi perché sono sola e pensionata. Chi mi porterebbe? Dovrei chiamare una persona o il trasporto sanitario, perché di certo nelle mie condizioni non posso prendere mezzi. Ho prenotato dal privato. Sono due anni che combatto contro la malattia ma anche contro la burocrazia e le attese». La pensionata racconta che spesso ha dovuto fare i controlli anche dopo i tre mesi previsti dalle terapie. «Sono in attesa da oltre un mese che mi chiamano da Chieti per una Pet», aggiunge, «serve il personale, non solo in questo periodo di ferie, sacrosante, perché la malattia in ferie non va».
«Sulla carta mancano 4 medici in Radiologia a Lanciano», spiegano dalla Asl, «e non si stanno facendo le mammografie cliniche, ma riprenderanno appena rientrerà il medico da Vasto. Inoltre arriveranno altri due medici dagli elenchi della mobilità appena le aziende di appartenenza li libereranno, daranno l’autorizzazione a spostarsi e sarà rinnovato il contratto al medico assunto a tempo determinato». Per quanto riguarda la paziente, invece, ci sono stati degli errori. «La donna non doveva andare in Radiologia», spiegano dalla Asl, «c’è un percorso senologico, studiato per facilitare gli utenti nelle prenotazioni, controlli, esami, visite fatte dai reparti, non dai malati, che solo in questo caso specifico non ha funzionato.
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