Mezzo chilo di droga nella casa di riposo 

Madre e figlia arrestate: gli stupefacenti nascosti nella residenza anziani di Treglio in cui lavorano. Altri nove indagati

LANCIANO . Nascondono mezzo chilo di droga nella casa di riposo in cui lavorano. Sono agli arresti domiciliari madre e figlia di Lanciano, una addetta alle pulizie e l’altra impiegata di una residenza per anziani a Treglio, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti rientrano in una vasta operazione antidroga dei carabinieri di Lanciano, diretta dal capitano Vincenzo Orlando, che ha portato ad altre nove denunce. Il blitz è scattato alle prime ore del mattino di martedì con una decina di perquisizioni da parte dei militari, con l’ausilio del Nucleo cinofili di Chieti e del Nas di Pescara. Ma le indagini sono partite alcuni mesi fa. Nel mirino dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, al comando dal tenente Massimo Canale, sono finiti personaggi di Lanciano dediti allo spaccio.
CARABINIERI TRAVESTITI. I militari hanno osservato e pedinato i soggetti, facendo ricorso anche a travestimenti per non essere individuati: si sono camuffati da operai, elettricisti e operatori ecologici, riuscendo a ricostruire una fitta rete di collegamenti tra una dozzina di persone, tutte responsabili, a vario titolo, di detenzione e di spaccio di sostanze quali cocaina, hashish e marijuana. Durante i servizi di controllo sono stati intercettati decine di consumatori che acquistavano la droga, con frequenza giornaliera, dagli spacciatori pedinati dai carabinieri. Al termine delle indagini la Procura ha emesso i decreti di perquisizione a carico degli 11 indagati. E martedì è scattato il blitz: i militari hanno controllato le abitazioni di detentori e spacciatori. Con l’aiuto dei cani, sono stati trovati droga e denaro contante, provento illecito dello spaccio.
DROGA NELLA CASA DI RIPOSO. I controlli hanno toccato anche la residenza per anziani “Villa Paola” di Treglio, frequentata per motivi di lavoro da alcuni soggetti finiti nella rete dello spaccio. In una stanza i militari hanno trovato, nascosti in una scatola di latta posta sopra un armadio, circa 400 grammi di cocaina e un etto di hashish. In manette sono finite Fiorella Scaglione, 44anni, impiegata della Rsa, e la madre Carolina Barlafante, 63, entrambe di Lanciano, le quali quotidianamente avevano accesso alla struttura per le pulizie e altre attività. Secondo i carabinieri, il loro compito era quello di detenere lo stupefacente, tenendolo nascosto in un luogo all’apparenza insospettabile. Le due donne sono ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani mattina. «Cercheremo di dimostrare l’estraneità di entrambe al ritrovamento della sostanza», afferma il difensore delle due, l’avvocato Antonella Fantini. Sulla casa di riposo, che ospita sei anziani, sono stati inoltre avviati controlli da parte del Nas, per accertare se vi siano o meno violazioni delle norme igienico-sanitarie.
ALTRI INDAGATI. Nei guai, ma denunciate a piede libero, sono finite altre nove persone. In particolare W.S., 44enne di Lanciano, fratello e figlio delle due arrestate: occultati su un soppalco della sua abitazione sono stati trovati involucri in cellophane sottovuoto contenenti banconote di vario taglio per un totale di 32.500 euro. Il denaro, ritenuto provento dell’attività di spaccio, è stato sequestrato. Tra i denunciati anche il marito della Barlafante, R.P., 62 anni, e suo figlio, L.P., 25. Nell’abitazione di L.A., 62 anni, di Lanciano, i carabinieri hanno trovato 20 grammi di hashish, 32 semi di cannabis, due bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento. Infine a casa di F.D., 19enne di San Vito Chietino, sono stati sequestrati 40 grammi di marijuana. C’è riserbo sugli altri indagati, ai quali non sarebbe stata trovata sostanza stupefacente. Ma le indagini proseguono. La droga sequestrata, diretta al mercato frentano, avrebbe garantito un introito di oltre 70mila euro.
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