Mirò, il Consiglio di Stato deciderà il 29 

Si discutono a fine mese i due ricorsi per tornare a costruire il nuovo parco commerciale bloccato

CHIETI. Sarà il Consiglio di Stato a decidere se le ruspe potranno tornare al lavoro nel cantiere per realizzare il nuovo parco commerciale Mirò, ai confini del centro commerciale Megalò. Contro lo stop dei giudici ci sono due ricorsi al Consiglio di Stato che ha fissato l’udienza per il 29. I due ricorsi sono stati presentati dalla società proprietaria del terreno che vuole realizzare i nuovi negozi, la Sile di Bergamo, e dal Comune di Cepagatti. Entrambi chiedono di annullare la sentenza del Tar del 7 marzo scorso che, su richiesta della Regione, ha bloccato i lavori.
Il giudici del Tribunale amministrativo di Pescara hanno accolto le tesi della Regione, bloccando l’opera e rilevando come le autorizzazioni fossero scadute. Nel merito il Tar ha annullato gli esiti della conferenza dei servizi del Comune di Cepagatti che aveva dato l’ok alla ripresa dei lavori. A seguito della conferenza dei servizi, infatti, sia il Comune di Chieti che quello di Cepagatti avevano dato il via libera alle ruspe in cantiere. Secondo i giudici amministrativi, però, la conferenza di servizi non poteva concludere con il via libera ai lavori, perché le autorizzazioni erano ormai scadute. Ma, secondo la Sile e il Comune di Cepagatti, i «titoli abilitativi, ormai da tempo rilasciati» non potevano essere rimessi in discussione da una conferenza dei servizi che avrebbe dovuto occuparsi, a parere dei due, «della mera voltura di essi», voltura che si era resa necessaria a seguito del fatto che la Sile ha comprato i terreni dal precedente proprietario, la società Sirecc.
Il 23 luglio scorso è stato presentato il ricorso del sindaco di Cepagatti Gino Cantò, assistito dagli avvocati Ugo Di Silvestre e Lorenzo Passeri. Una settimana dopo è stato depositato quello della Sile amministrata da Massimo Locatelli, assistito da Giulio Cerceo e Stefano Corsi.
La battaglia dunque ricomincia a livello legale. E certamente ci saranno anche le associazioni che sinora si sono mosse contro il nuovo intervento edilizio sulle rive del Pescara. In prima fila, come sempre, ci sarà il Wwf Chieti Pescara presieduto da Nicoletta Di Francesco che sin dall’inizio ha incaricato l’avvocato del Wwf Francesco Paolo Febbo di seguire la vicenda giudiziaria. (a.i.)