Miracolo eucaristico È boom di pellegrini «Mai così tanti» 

Nel 2018 registrate 115mila presenze: +49% sull’anno prima L’assessore Miscia: puntiamo su segnaletica e comunicazione

LANCIANO. Boom di turisti nel 2018: 115.000 le presenze registrate dai frati del Miracolo eucaristico. Un + 49% se si confronta il dato con il 2017 quando c’è stato un calo di 77.000 pellegrini, e che resta positivo (circa +16%) anche se si torna indietro al 2014, quando si sono registrate quasi 100.000 presenze e al 2016 con oltre 95.000 pellegrini (era l’anno del giubileo della misericordia). Il Miracolo Eucaristico attrae turisti e “la cifra”, come spiega Massimiliano Di Paolo, che si occupa dell’accoglienza dei gruppi al santuario retto da padre Fabrizio De Lellis, «è anche per difetto perché contiamo i gruppi organizzati che prenotano visite e messe nel santuario non i piccoli gruppi e le famiglie che sono tantissime. Pellegrini che per oltre il 60% sono stranieri in particolare polacchi, brasiliani, filippini e coreani».
Pellegrini a cui aggiungere chi arriva in città per seguire eventi (Mastrogiurato), o per studiare (Università ed Estate musicale frentana) che potrebbero far vivere Lanciano di turismo, ma così non è e c’è ancora molto da lavorare sul fronte dell’accoglienza e dell’offerta turistica. La giunta Pupillo sul fronte accoglienza ha realizzato l’infopoint in piazza D’Amico, un percorso dedicato da piazza Memmo, ha incentivato gli arrivi anche sul versante di via Spaventa e corso Roma; ma chi scende in piazza Memmo oltre al percorso trova soprattutto un terminal incompiuto e indecente, e chi scende in piazza D’Amico buche profonde e avvallamenti che fanno sobbalzare gli stessi bus. Poi mancano i segnali.
Ma è proprio sulla cartellonistica, la comunicazione, nuove proposte che la giunta punta in questo nuovo anno. «La sperimentazione della discesa dei pellegrini in via Spaventa e dell’apertura del chiostro delle Torri Montanare per il pranzo al sacco l’anno scorso è andata bene», dice l’assessore al turismo Marusca Miscia, «grazie all’aiuto dei ragazzi del Cas e delle associazioni, i pellegrini per la sosta sono stati accolti in un luogo storico, che permetteva poi di indirizzarli non solo verso corso Roma, il Miracolo, il centro, ma anche verso il museo diocesano, le chiese e i testori di Civitanova. Per questo abbiamo raggiunto un accordo con la Provincia per usare il Parco delle arti musicali come luogo di cultura ma anche di accoglienza turistica. Ora stiamo lavorando con l’Unione nazionale Pro Loco d’Italia a cui abbiamo affidato uno studio che ci aiuti a definire la strategia dello sviluppo culturale e della promozione turistica della città che guarda ai suoi punti di forza - anche ad esempio gastronomici - e nuovi come corso Trento e Trieste con la il disegno della presentosa sulla nuova pavimentazione. Uno studio pagato con i soldi, 7.000 euro, incassati dalla tassa di soggiorno (entrata in vigore a giugno 2018, ndc) che farà da base per la creazione di nuovi dépliant, informazioni, itinerari, segnaletica e app. Ci sarà anche un incontro la prossima settimana con i frati, con l’assessore al commercio Francesca Caporale, le associazioni per pianificare le strategie migliori e buttare giù nuove idee. Fermo restando che ci sono anche da completare lavori, come quello del terminal».
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