L'incidente agricolo di Furci, terza vittima in una settimana nel Vastese

FURCI

Morto sotto la mietitrebbia, oggi l'addio

Alle 17,30 i funerali di Roberto Cupaiolo, 46 anni, di San Buono, padre di tre figli.  È la terza vittima del lavoro in una settimana nel Vastese

FURCI. Un urlo agghiacciante seguito dalla disperazione del padre. E' l'ultima sequenza della vita di Roberto Cupaiolo, 46 anni, di San Buono, l'uomo morto  mercoledì mattina nel tragico incidente agricolo avvenuto nelle campagne di Furci. La vittima e il padre stavano lavorando in un campo di grano di loro proprietà, a ridosso della strada provinciale Gissi-Furci alle porte del paese.

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LA DINAMICA. Il padre Nicola era alla guida della mietitrebbia, il figlio stava raggiungendo l’anziano genitore. Poco dopo l’incidente. «Il 46enne è scivolato cadendo sul terreno e finendo sotto la mietitrebbia», dice il tenente dei carabinieri della compagnia di Vasto, Luca D’Ambrosio. Roberto Cupaiolo è stato schiacciato ed è morto all’istante. Lascia la moglie e tre figli, l’ultimo dei quali di pochi mesi. Il padre, in stato di choc, ha continuato a invocare a lungo il nome del figlio.
LE INDAGINI. La magistratura di Vasto, al termine dell’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale Francesco Parente, essendo evidenti sia la dinamica e sia le cause della morte di Roberto Cupaiolo, ha dato subito il nullaosta alla ricosegna della salma alla famiglia. Il sindaco di Furci, Angelo Marchione ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia. «Una scena straziante. Una grande disgrazia. Sono vicino alla famiglia colpita da un fatto così doloroso». Altrettanto ha fatto il primo cittadino di San Buono, subito informato dell’accaduto.
I PRECEDENTI. Quella di ieri è la terza vittima del lavoro in una settimana nel Vastese. Giovedì scorso ha perso la vita nelle campagne di Liscia, Valentino D'Aloisio, anziano agricoltore finito sotto il trattore che stava guidando davanti agli occhi della moglie che lo seguiva a piedi. Poche ore dopo, a San Salvo, è morto l’imprenditore edile Gabriele Scarano. L'uomo è stato schiacciato da un carico di tavole di legno che gli sono piombate addosso al termine dei lavori di ristrutturazione di un immobile.
IL DOLORE DI SAN BUONO. Oggi, nella chiesa di San Lorenzo, a San Buono, alle 17,30, l'addio a Roberto Cupaiolo. L’intero paese è profondamente addolorato per quanto accaduto e sta confortando la famiglia. La camera ardente è stata allestita a casa della fanmiglia. «Ci dispiace per una vita persa a 46 anni. Ci dispiace per i suoi bambini, la moglie Gina, e anche per il padre che difficilmente riuscirà a sopportare il peso di un dolore così grande», dicono i vicini di casa del 46enne. «È una disgrazia che ha distrutto l’intera famiglia».

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