Muore schiacciato dal trattore

Cupello, l’incidente agricolo nella giornata dedicata alla festa del lavoro

SAN SALVO. Aveva dedicato una vita intera al lavoro. Il destino ha voluto che morisse lavorando nel giorno del 1º maggio, mentre nelle piazze di tutta Italia sindacati e lavoratori ribadivano insieme i propri diritti. Sebastiano Checchia, 76 anni, di San Salvo, ha perso la vita nei campi su un terreno in una contrada di Cupello, schiacciato dal trattore che guidava.
La giornata di festa sarà ricordata per una morte che allunga la lista di lutti sul lavoro nel Chietino.

L’incidente.
E’ il 1º maggio, il pensionato esce di casa di buon mattino e va nel suo podere in contrada Ramignano, alle porte di Cupello, dove è in corso la “Carciofesta” e fervono i preparativi per la serata musicale e le degustazioni in piazza. E’ un agricoltore esperto: per buona parte della sua esistenza si, infatti, è diviso tra famiglia, l’allevamento industriale di polli, e la campagna. Forse una distrazione, forse un malore, forse il sole accecante, un errore di manovra o semplicemente l’asperità del terreno questa volta diventa, però, fatale per lui. Il trattore si ribalta, l’uomo viene sbalzato dal mezzo che gli si rovescia addosso schiacciandogli il volto e la gabbia toracica. Il pensionato muore sul colpo.

L’allarme.
E’ da poco passata l’ora di pranzo, è un giorno di festa e i familiari, dopo averlo atteso a lungo, non vedendolo rincasare cominciano a preoccuparsi, temono il peggio e danno l’allarme poco prima delle 15. Quando i vigili del fuoco di Vasto e i carabinieri della stazione di Cupello arrivano sul posto si rendono conto che non c’è più nulla da fare: l’uomo è morto, le ferite riportate gli sono state fatali. Il cadavere viene portato all’obitorio del paese in attesa dell’autorizzazione per la restituzione alla famiglia.

Il cordoglio.
La notizia della scomparsa di Sebastiano Checchia fa subito il giro di San Salvo, la sua città, dove era molto conosciuto dal momento che per anni si è occupato dell’allevamento di pollame. «Un grande lavoratore, instancabile, uno dei quegli uomini d’altri tempi che si è interamente dedicato alla famiglia e alla sua professione», dice di lui il sindaco, Gabriele

Marchese
. La tragica scomparsa di Checchia che lascia la moglie e due figli, ha scosso non solo San Salvo e Cupello, ma tanti conoscenti nel Vastese.

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