Nuovi tagli al bilancio: chiude un altro asilo nido 

Spuntano aumenti della Tari, ma ci sono anche 37 milioni per gli investimenti Meno soldi per l’istruzione. Scure sulla Teateserzi: via 270mila euro all’anno

CHIETI. L’ultimo bilancio di previsione che il sindaco Umberto Di Primio sta faticosamente tentando di far approvare prevede un movimento di entrate e uscite per 212.102.253 euro, comprese le partite di giro. Per gli investimenti ci saranno 37 milioni di euro. Sindaco e assessore al bilancio Valentina Luise sono stati costretti ad ammortizzare in due anni (questo e il 2020) i 900mila euro non rientrati a causa della mancata vendita della farmacia comunale. Anche per questo motivo, ma non solo, il bilancio è pieno di tagli e di tariffe al rialzo.
ALTRO ASILO NIDO CHIUSO. Il Comune ha intenzione di chiudere un altro nido. Dei quattro che aveva l’anno scorso, quest’anno a settembre ne riaprirà solo uno. È lo stesso sindaco a riferire in commissione che soltanto un nido resterà a gestione comunale. Di Primio ha aggiunto che sarà Chieti Solidale a gestire gli altri, almeno i due nuovi di piazza Carafa e di Madonna del Freddo. Peccato che tra i servizi della Chieti Solidale, così come si legge nel bilancio 2019 - 2021, la gestione degli asili nido non c’è. Come non c’è neanche il trasporto scolastico, che dovrebbe tornare l’anno prossimo sebbene con tariffe rincarate. Una cosa, però, è sicura, le tariffe dell’unico asilo nido comunale saranno certamente più care. Gli aumenti sono stati già varati con una delibera di giunta comunale. Se, infine, Chieti Solidale inserirà tra i propri incarichi anche la gestione degli asili nido, pure in questo caso l’utenza dovrà aspettarsi tariffe più alte, perché non si tratta più di una gestione comunale, ma tutto sarà affidato a una società che non dovrebbe avere servizi in perdita.
SCUOLA E SERVIZI SOCIALI. Anche per scuola e servizi sociali sono previsti tagli. Per quel che concerne l’istruzione prescolastica nel 2018 i fondi erano di 1.199.243 euro, per quest’anno sono previsti invece 535.873 euro. Stesso taglio drastico per gli altri ordini di istruzione: da 1.814.566 euro del 2018 si cala a 842.356 euro. Gli interventi per l’infanzia e i minori e per gli asili nido scendono da 1.775.642 euro del 2018 a 1.437.223 del 2019.
TASSE E TARIFFE IN AUMENTO. Salgono, inoltre, tasse e tariffe. Gli aumenti Tari vanno dall’11 al 17%, per utilizzare gli impianti sportivi si paga fino al 50% in più, salgono anche le tariffe di pubblicità e diritti di segreteria. D’altronde non poteva essere altrimenti perché il Comune permane in condizioni di deficitarietà strutturale, per cui, da normativa nazionale, vengono imposte all’ente percentuali di copertura dei servizi a domanda individuale molto più alte di quelle applicate sinora.
SCURE SU TEATESERVIZI. Resta, infine, il taglio dell’aggio (il compenso per la riscossione dei tributi) alla Teateservizi. Si tratta di 270mila euro in meno all’anno che, secondo sindaco e assessore Luise la società pubblica dovrebbe compensare con una riorganizzazione dei servizi e una maggiore riscossione.