Nuovo Corso già rovinato: Forza Italia attacca Pupillo 

La capogruppo Di Campli: «L’amministrazione comunale nega l’evidenza» Ecco i primi segni di cedimento dopo il maxi investimento da 1,3 milioni di euro  

LANCIANO. È stata appena terminata, ma la nuova pavimentazione di corso Trento e Trieste mostra già i primi segni di cedimento, come ad esempio piccole scheggiature, mattonelle rotte e piccoli pezzi mancanti nella complicata composizione del mosaico a tema Presentosa, il celebre gioiello abruzzese.
A denunciare il problema è la capogruppo di Forza Italia Graziella Di Campli. «La situazione di corso Trento e Trieste è veramente disastrosa», sottolinea. «E non ritengo assolutamente rassicuranti le parole dell'amministrazione Pupillo per cui parrebbe non esserci nessun rischio riguardo la tenuta e la durata dei materiali (così come dichiarato nell’ultima seduta di consiglio comunale, ndc). Non si tratta infatti solo di risistemare o sostituire una mattonella rotta, cosa che di per sé è già grave. Se si guarda attentamente, si nota infatti che i difetti e le imperfezioni aumentano giorno dopo giorno. Le mattonelle rotte sono più di una e, addirittura, nei collegamenti rappresentati dalle strisce bianche che delimitano i precedenti marciapiedi si evidenziano vere e proprie “rosicchiature”».
Il problema delle piccole fenditure nella pavimentazione riguarda anche le intersezioni di via Dalmazia e via De Crecchio, dal momento che il nuovo “tappeto urbano” non ha potuto escludere l’interruzione del traffico su due delle principali arterie a servizio del centro cittadino. Ma, come precisato più volte dall’amministrazione, il massetto rinforzato nei passaggi rialzati delle intersezioni garantirebbe la tenuta e la durata della nuova pavimentazione anche sotto il peso di veicoli come furgoni, camion e autobus.
«In numerosi tratti», attacca ancora l’esponente di minoranza, «le intercapedini delle mattonelle sono prive di fuga. È necessario che l’assessore al ramo si faccia osservatore attento e, soprattutto, ricordi che i cittadini di Lanciano hanno diritto a che il denaro pubblico venga speso con rispetto e che i lavori siano eseguiti a regola d’arte per garantire la durata nel tempo dell’opera. Se questo non avviene la responsabilità è solo di chi oggi minimizza su ogni giusta e doverosa segnalazione nel merito».
«Ricordo», conclude la Di Campli, in previsione di una vittoria del centro destra alle prossime elezioni amministrative, «che l’opera di riqualificazione del corso ammonta a circa 1,3 milioni di euro: se si va avanti di questo passo, fra due anni noi di centrodestra saremmo costretti a rifare l’intera opera».
Intanto si attende, entro l’estate, l’apposizione di 28 fioriere in pietra che serviranno da barriera anti-terroristica e da ostacolo alla sosta selvaggia nella nuova area pedonale. Il costo degli arredi è stimato in 65mila euro, comprese le piante ornamentali all’interno dei vasi.
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