Ortona, Cianchetti in pensione: «Questa Senologia resta all’avanguardia» 

Il direttore del reparto appende il camice al chiodo; «Tranquilli, la struttura andrà bene anche senza di me» 

ORTONA. Il Bernabeo saluta uno dei più importanti professionisti che abbiano lavorato all’interno dell’ospedale. Va in pensione il professor Ettore Cianchetti, direttore del Centro senologico, che ad Ortona ha svolto l’attività medica dal 1996 fino a venerdì scorso, quando ha riposto il camice bianco per godersi il riposo dopo una carriera contornata da successi e soddisfazioni.

Sono stati 23 anni di servizio nel presidio ortonese che hanno segnato un’epoca di cure e speranze per tantissime donne.
La Senologia di Ortona è un’eccellenza vera e propria che perde il suo faro. Eppure il professor Cianchetti è fiducioso: «Continuerà ad andare benissimo anche senza di me», garantisce. Si dice soddisfatto di quanto fatto nel corso di questi anni: «Fondamentalmente siamo riusciti ad ottenere tutto quello che volevamo», racconta, «essere ad Ortona ha facilitato la possibilità di lavorare bene. Sono convinto che quello che abbiamo fatto qui, in un altro posto non saremmo stati in grado di farlo. Perché? Il Bernabeo è un ospedale piccolo e con degli ottimi servizi, per cui è stato facile inserirsi. Siamo stati accolti bene sin da subito».
Vengono operati in media 600 cancri all’anno, è un centro Eusoma, caratteristiche che fanno della Senologia un fiore all’occhiello della sanità. Ma su questo aspetto Cianchetti e la sua equipe non si sono mai soffermati più di tanto: «Non abbiamo mai pensato al fatto di essere un’eccellenza, abbiamo sempre lavorato cercando di fare il meglio. Siamo uno dei 31 centri europei con certificazione Eusoma, ottenuta cinque anni fa e che ogni anno deve essere rinnovata». Per far sì che ciò avvenga vanno rispettati determinati standard e una commissione europea analizza il lavoro svolto nel corso dei dodici mesi. «È piuttosto complesso», spiega il professore, «in Italia siamo in pochi ad avere la certificazione e ad Ortona è stato possibile proprio perché ci sono le condizioni migliori per poter lavorare».
Nell’ultimo anno e mezzo c’è stato un ulteriore salto di qualità: «Sì», conferma Cianchetti, «grazie alla terapia integrata che da quando è partita ha fatto registrare tremila prestazioni. È qualcosa di estremamente importante», prosegue l’ormai ex direttore del Centro senologico, «di grande supporto alla terapia tradizionale e aiuta le donne a stare meglio». In sostanza alle cure convenzionali come la chemioterapia o la radioterapia, se ne affiancano altre quali ad esempio l’agopuntura o lo studio dell’attività corporea nei pazienti oncologici, che risultano essere di grande supporto.
E se qualcuno pensa che con i saluti di Cianchetti possa venire a mancare l’eccellenza senologica che per tutto questo tempo ha contraddistinto il presidio ortonese, è lo stesso professore a rassicurare tutti. Lo fa attraverso un auspicio: «Mi auguro che la direzione rimanga a qualcuno del nostro gruppo, che è molto compatto e lavora bene insieme, dal punto di vista chirurgico sono tutti assolutamente autonomi», sostiene. «Pertanto se la politica farà rimanere tutto così com’è, non credo che ci saranno possibili sbandamenti. Sapranno andare benissimo anche senza di me».
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