Ortona, "Cure senza ticket se compri i farmaci da mio figlio": ortopedico nei guai

Il medico, un 68enne in servizio in un ospedale della provincia di Chieti, è stato sospeso per dieci mesi dall'esercizio della professione ed è accusato di abuso d'ufficio. Alle 11 la conferenza stampa dei carabinieri

ORTONA. Prometteva cure mediche immediate ed esenti da ticket a coloro che acquistavano medicinali nella farmacia del figlio, in particolare acido ialuronico. Per questo motivo un noto ortopedico di Ortona di 68 anni, Antonio Consorte, in servizio all'ospedale di Ortona, ieri pomeriggio è stato sospeso dall'esercizio della sua professione per la durata di dieci mesi. Il provvedimento interdittivo, emesso dal Gip del Tribunale di Chieti, gli è stato notificato dai carabinieri del comando provinciale di Chieti insieme a quelli del Nas di Pescara. Consorte è accusato di abuso d'ufficio e altro. I carabinieri hanno accertato che il medico aveva indotto centinaia di pazienti ad acquistare i farmaci presso la parafarmacia del figlio 40enne, anche lui denunciato per gli stessi reati contestati al padre, con un ingente danno economico per l'amministrazione della Asl, oltre a un indebito profitto per il farmacista. Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso il comando provinciale dei carabinieri di Chieti.

La vicenda viene a galla nel 2016, allorquando il dirigente medico in servizio all'ospedale di Ortona, ortopedico con un’attività esclusivamente ambulatoriale, viene segnalato agli inquirenti poiché, in occasione di visite ambulatoriali effettuate nell’espletamento dei propri turni di lavoro, avrebbe reiteratamente consigliato ai pazienti l’acquisto di farmaci presso la parafarmacia di proprietà del figlio, promettendo in cambio uno sconto sul prezzo di vendita del farmaco e un’immediata esecuzione di cure specialistiche. Gli accertamenti e l’escussione di molti pazienti ha confermato la condotta del medico ed evidenziava, inoltre, condotte omissive nei confronti di coloro che non si avvalevano della parafarmacia indicata. Sebbene, poi, il medico sia stato destinatario di un “avviso di garanzia”, ha reiterato, in violazione di precise norme, le suddette condotte, ritenute configurare l’abuso d’ufficio, con il medesimo modus operandi. Il giudice per le indagini preliminari Isabella Maria Allieri, pertanto, al fine di interrompere la sistematicità della violazione ha condiviso la richiesta del pm Domenica Ponziani di applicare la misura della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per mesi 10.