Ortona, gara di solidarietà per salvare una vaccarella spiaggiata / Video

Il pesce dalle ali a punta simile a una razza è approdato al lido Saraceni ed è stata riportata al largo con l'ausilio di un pattino. Lo zoologo marino: "Si muove in solitudine e ama i fondali sabbiosi e fangosi"

ORTONA. Ferragosto insolito per i bagnanti che oggi hanno affollato lo stabilimento Eldorado, al lido Saraceni di Ortona (Chieti). Verso le 16 infatti centinaia di persone hanno potuto osservare da vicino una Vaccarella "Aetomylaeus bovinus", un tipo di pesce con le ali a punta e la coda simile alla razza. Il pesce era praticamente spiaggiato, ma tra i bagnanti è scattata una vera e propria gara al salvataggio per riportare la "vaccarella" al largo con l'ausilio di un pattino, come testimoniato dal video realizzato da Luigia Togato dove numerosi bambini assistono meravigliati all'evento.

Ortona, i bagnanti salvano la Vaccarella spiaggiata
Una gara al salvataggio di una Vaccarella Aetomylaeus Bovinus (così si chiama il pesce con le ali a punta e la coda simile alla razza) si è svolta oggi tra i bagnanti del lido Saraceni di Ortona (Chieti). Il pesce è stato portato al largo e salvato con l'ausilio di un pattino. (video di Luigia Togato)

A spiegare le caratteristiche biologiche del pesce è invece Alessio Arbuatti, docente di Zoologia ed Ecologia alla facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Teramo e veterinario accreditato Fnovi in medicina dei pesci e gestione degli acquari: "L’esemplare ritrovato è una vaccarella, Aetomylaeus bovinus (Geoffroy Saint-Hilaire, 1817), un pesce cartilagineo che popola un ampio areale di distribuzione esteso dalle coste dell’Africa orientale, occidentale fino a quelle europee atlantiche e dell’intero Mar Mediterraneo. Un grande raiforme che può raggiungere i 116 chilogrammi di peso e una larghezza di 175 cm. Simile all’aquila di mare Myliobatis aquila (Linnaeus, 1758) dalla quale si distingue per le striature, una diversa posizione della pinna dorsale e un muso più appuntito, questa specie popola i fondali costieri a profondità fino i 30 metri muovendosi in solitudine o in piccoli gruppi sui fondali sabbiosi e fangosi, perfetti terreni di caccia nei quali trova molluschi, crostacei e altri invertebrati. Nonostante l’ampia distribuzione della specie ci sono ancora pochi studi scientifici condotti sulla sua ecologia e anche la IUCN Red List (Lista Rossa delle specie minacciate) classifica i risultati disponibili sulla specie come “data deficient”.