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Peculato alle Poste Nuovo giudice per il processo

LANCIANO. Dare il processo ad altro collegio giudicante: è quanto richiesto alla Corte di cassazione dall’avvocato Sandro Mammarella in merito al processo su Antonio Prospero, 43 anni, di Lanciano...

LANCIANO. Dare il processo ad altro collegio giudicante: è quanto richiesto alla Corte di cassazione dall’avvocato Sandro Mammarella in merito al processo su Antonio Prospero, 43 anni, di Lanciano accusato di peculato in quanto, come ex dipendente delle Poste, secondo le accuse, annullava le operazioni di pagamento dei bollettini per intascare i soldi.

«È accertata la sussistenza di un legittimo sospetto sulla parzialità dell’organo giudicante», sostiene Mammarella, «a partire dal presidente, Giancarlo De Filippis, incompatibile a rivestire la sua funzione perché ha già svolto nelle indagini preliminari a carico dell’imputato la funzione di Gip. Non solo: avrebbe adottato comportamenti, come il rifiuto al riconoscimento del legittimo impedimento dell’imputato a comparire in un’udienza a marzo, o l’avermi invitato a riordinare con cura la documentazione al momento della presentazione del ricorso in appello, tali da generare un sospetto sulla parzialità dell’organo giudicante sulla precostituzione di un convincimento, dell’esito futuro del giudizio e dunque anche nella gestione a venire delle acquisizioni istruttorie in dibattimento». Il processo rinviato al 19 giugno con la nomina di un nuovo presidente. (t.d.r.)

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