Più soldi per la ricerca  e tre nuovi corsi di laurea 

Il rettore Caputi presenta gli ambiziosi obiettivi da raggiungere in cinque anni «Ecco come saremo più vicini agli studenti, pronta una task force di tutor»

CHIETI. Un milione di euro in più all’anno per la ricerca, tre nuovi corsi di laurea e un programma pensato per aiutare gli studenti in difficoltà con gli esami. Sono i punti chiave del piano strategico 2019-2023 dell’università d’Annunzio. A presentarlo sono stati il rettore Sergio Caputi, il direttore generale Giovanni Cucullo, i delegati del rettore Fedele Cuculo, Gianluca Romani, Angelo Merla, Maurizio Bertollo, Oriana Trubiani e Mario Luigi Rainone, il presidente del nucleo di valutazione dell’ateneo Nazareno Re e la coordinatrice del presidio di qualità Marina Fuschi.
Sono 5 gli obiettivi da raggiungere racchiusi nel documento: «Rendere l’offerta formativa più innovativa e professionalizzante, rafforzare il sistema di presa in carico dello studente, potenziare la qualità della ricerca, promuovere la presenza della d’Annunzio nel contesto internazionale e incrementare le azioni relative alla sostenibilità».
Sul piano della didattica, sono stati introdotti tre nuovi corsi di studio: Digital marketing, Scienze giuridiche per l’internazionalizzazione e l’innovazione delle imprese e Logopedia. «Puntiamo anche all’adeguamento dei percorsi di studio esistenti», spiegano dalla d’Annunzio, «al fine di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani laureati». L’altra novità, sempre a livello di didattica, è l’adozione di un innovativo software, in uso solo in pochi atenei italiani: «Consentirà il monitoraggio costante del rendimento di ogni iscritto all’ateneo, che verrà aiutato da una task force di studenti più avanti negli studi che saranno arruolati come tutor. È un modo per sostenere i ragazzi e per evitare che perdano crediti. Terremo d’occhio anche le percentuali di promossi e bocciati per capire l’andamento di ogni singola materia ed eventualmente intervenire».
L’ateneo di Chieti ha deciso di stanziare un milione di euro l’anno per il sostegno ai propri ricercatori attraverso dieci bandi interni: si tratta di fondi che si aggiungono a quelli già previsti. «Nel campo della ricerca l’obiettivo della d’Annunzio è di rafforzarne la cultura e le attitudini», aggiungono dall’ateneo, «sostenendo le aree disciplinari di eccellenza nel mantenere i livelli raggiunti ed incoraggiando quelle più deboli ad intraprendere un percorso che le porti a generare prodotti ben valutati e, di conseguenza, a contribuire positivamente all’aumento dei finanziamenti».
La “terza missione” dell’ateneo teatino racchiude tutte le attività che mettono in relazione la ricerca universitaria e la società: è necessario potenziare la collaborazione con il territorio (vedi la Notte dei ricercatori organizzata a Chieti in centro storico lo scorso anno) e puntare «sullo sviluppo dell’innovazione e dell’imprenditorialità».
L’università, ha spiegato il rettore Caputi, «attribuisce al personale tecnico-amministrativo e ai docenti un valore strategico per il raggiungimento di tutti gli obiettivi. Ecco perché ci impegniamo a garantire formazione continua, opportunità di avanzamento di carriera e ponderazioni equilibrate nel riparto delle risorse con la finalità di migliorare la performance dell’ateneo. Questo grande progetto strategico si realizzerà lavorando in sinergia con la comunità scientifica e in collaborazione con gli interlocutori del mondo istituzionale e produttivo».
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