Pierburg, gli operai chiedono certezze

Chiedono chiarimenti sul futuro le segreterie di Fim, Fiom e Uilm e le rsu della Pierburg di Lanciano, fabbrica di componentistica auto che negli ultimi tempi ha subito i contraccolpi di una...

Chiedono chiarimenti sul futuro le segreterie di Fim, Fiom e Uilm e le rsu della Pierburg di Lanciano, fabbrica di componentistica auto che negli ultimi tempi ha subito i contraccolpi di una contrazione del mercato e ha avviato la cassa integrazione ordinaria. «Il momento di incertezza», scrivono Fim, Fiom e Uilm in una nota, «sembrava essere stato fugato poco prima della fermata estiva dal momento che la Msi, ramo del gruppo che gestisce la Pierburg, ha prospettato diverse ricollocazioni di prodotti e macchinari da altri stabilimenti in favore di Lanciano. In quell'occasione fu anche firmato un accordo sulla contrattazione di secondo livello che, oltre a prevedere miglioramenti economici per i dipendenti, introduce una sorta di salario d'ingresso per i nuovi lavoratori al fine di facilitare il ricambio generazionale e la creazione di nuovi posti di lavoro». Un incontro in programma entro fine ottobre è stato posticipato a dopo la metà di novembre. «Non sappiamo che lettura dare a questa comunicazione», rimarcano i sindacati, «pur avendo fiducia che l'azienda mantenga gli impegni presi e sottoscritti, ad oggi le nostre rsu non hanno notizie certe di movimenti che fanno presagire l'arrivo di macchine e lavorazioni, e a fronte di diversi pensionamenti non è stata effettuata alcuna nuova assunzione». (d.d.l.)