Piscina in mano ai privati un affare da 28 milioni 

Di Primio cerca un nuovo gestore per lo Stadio del nuoto: concessione per 25 anni Oltre a pagare l’affitto al Comune, il vincitore dovrà eseguire lavori urgenti

CHIETI. Un affare da oltre 28 milioni di euro. Tanto vale la concessione della piscina comunale ai privati per 25 anni. Per fare cassa, l’amministrazione Di Primio dà il via libera a una gara d’appalto per trovare un gestore. Stop alla gestione pubblica dello Stadio del nuoto, affidato dal 2015 alla Teateservizi: il Comune vuole scrollarsi il peso dell’impianto sportivo. Quattro anni fa – quando l’amministrazione ha risolto il contratto con il precedente gestore, la Teate Splashing di Gianfranco Puddu, per «assoluto inadempimento contrattuale» a fronte di lavori mai fatti e affitti non pagati e si è ripresa la struttura – è stato stimato un utile di circa 60mila euro all’anno. Ma la piscina, nonostante i duemila iscritti, non è stata un affare: il conto è un altro finora, soprattutto a causa degli impianti tecnici troppo vecchi e della spesa per il personale. Tanto che la Teateservizi, gestore fino al prossimo 31 agosto, ha annunciato durante una seduta della commissione sport l’intenzione di riconsegnare le chiavi al Comune. Ma per trovare un altro gestore ci vorrà tempo e il rischio di chiusura della piscina resta: su atleti agonisti e amatori pende lo spettro dello stop delle attività.
AFFITTO E LAVORI. La gara d’appalto in partenza dice che il gestore, oltre a versare un canone di affitto al Comune, dovrà eseguire anche i lavori di manutenzione straordinaria. L’elenco degli interventi necessari, opere per milioni di euro, è stato stilato dall’architetto Vincenzo Perinelli di Chieti e ruota intorno al «miglioramento sismico delle gradinate delle piscine esterne e opere di manutenzione straordinaria delle strutture e ammodernamento degli impianti tecnologici».
PIANO DEL COMUNE. È una scommessa quella del Comune, soprattutto in un momento in cui le piscine pubbliche affidate ai privati si trovano in crisi: le Naiadi di Pescara, di proprietà della Regione, e Le Gemelle del Comune Lanciano sono ancora chiuse.
LAVORI MAI FATTI. Nel 2015, la partecipata del Comune ha rilevato l’impianto dal precedente gestore, la Teate Splashing, all’apice di un contenzioso chiuso con una risoluzione per «assoluto inadempimento contrattuale» a causa del «mancato pagamento» dei canoni di affitto da 65 mila euro all’anno. Il mancato pagamento e i lavori mai fatti sono finiti anche al centro della condanna di un dirigente comunale davanti alla Corte dei conti: il dirigente avrebbe tenuto un atteggiamento troppo «blando» verso l’ex gestore e per questo è stato condannato a risarcire 15mila euro al Comune. Ora, quel dirigente è andato in pensione.
IN PROROGA DA DUE ANNI. Nel 2015, il Comune ha affidato la piscina «in via sperimentale» e «per una durata massima di 24 mesi» alla Teateservizi «fino alla conclusione della procedura di gara per l’individuazione del nuovo gestore»: dopo 4 anni, la Teateservizi è ancora il gestore. Secondo il piano finanziario varato 4 anni dalla Teateservizi, la società avrebbe dovuto ottenere «un utile di 30mila euro» soltanto per il periodo dicembre 2015-maggio 2016. «Pertanto», recita una relazione del dirigente comunale Paolo Intorbida, «fino a dicembre 2017 l’importo a titolo di utili che verrebbe conseguito è pari a 120mila euro».
PREVISIONE SBALLATE. Ma, dopo 4 anni alla guida del complesso di via Maestri del Lavoro, le previsioni risultano sballate. Nel 2015, il Comune ha scelto di gestire in proprio la piscina per evitare la chiusura e non perdere tempo nella ricerca di un privato. In un altro passaggio della relazione, il dirigente motiva così quella scelta: «La gestione del servizio affidata alla Teateservizi risulta la soluzione più adeguata a rispondere alle esigenze dell’amministrazione sotto il profilo operativo». E, poi, secondo il Comune, l’affidamento in casa avrebbe assicurato «una verifica diretta dei costi e dei ricavi» con rendicontazione mensile». Con due anni di ritardo, adesso, diventa «opportuno» cercare un nuovo gestore.
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