Prende la moglie a pugni in testa e le punta un coltello alla gola 

Marito violento allontanato da casa dai poliziotti della Mobile: per anni ha maltrattato la convivente La donna, finita in ospedale, è stata insultata e minacciata di morte anche nel giorno del compleanno

CHIETI. «Te lo avevo promesso: non ti faccio arrivare a 45 anni». Con questa frase ha terrorizzato la moglie anche nel giorno del compleanno, puntandole un coltello alla gola e minacciandola di morte. Ma adesso è finito l’incubo per una donna originaria dell’Ucraina, da più di 15 anni a Chieti, di professione badante: nei confronti di quel marito violento, anche lui 45enne, è scattata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa coniugale con contestuale divieto di avvicinamento alla vittima. Se non dovesse rispettare l’ordinanza firmata dal giudice Luca De Ninis, su richiesta del sostituto procuratore Lucia Anna Campo, l’uomo rischia di finire in carcere. L’indagato è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. E adesso non potrà più contattare la moglie neanche telefonicamente o su internet. Ad occuparsi delle indagini sono stati i poliziotti della Sezione reati contro la persona, coordinati dal capo della squadra mobile Miriam D’Anastasio.
Pugni in testa, schiaffi, offese di ogni genere: la vita della vittima, come ricostruito dagli investigatori, «si era trasformata in una sistematica vessazione psicologica e fisica». L’ultima, grave aggressione è avvenuta agli inizi di ottobre. Il marito – con un passato da muratore, ma da anni nullafacente – è tornato a casa ubriaco dopo l’ennesima giornata trascorsa al bar. E ha picchiato la donna senza pietà, fino a provocarle lesioni all’udito. Lei, ormai sfinita, è stata costretta a farsi curare in pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato ferite giudicate guaribili in venti giorni. Una volta dimessa dall’ospedale Santissima Annunziata, la moglie ha finalmente avuto il coraggio di presentarsi negli uffici della questura e raccontare i dettagli di quella «forte conflittualità tra le mura domestica» sfociata in veri e propri pestaggi. È stato quindi attivato il percorso previsto dal “Codice rosso”, la nuova legge sulla violenza di genere. Dalla denuncia è emerso un altro episodio, avvenuto qualche mese fa e considerato dagli investigatori particolarmente allarmante. Dopo aver festeggiato il compleanno della moglie con amici e parenti, l’uomo si è scagliato contro di lei senza alcun motivo. E le ha avvicinato un coltello alla gola giurando di essere pronto ad ammazzarla. Gli accertamenti degli investigatori della seconda sezione della Mobile hanno consentito di ricostruire in breve tempo l’escalation di botte, insulti e minacce. Un quadro indiziario così grave da portare, nel giro di pochi giorni, al provvedimento del giudice.