Preso a calci e pugni durante la rapina 

Infermiere pestato per il portafogli: frattura del naso e problemi a un occhio. Poi lo scippo della borsa a una ragazza

VASTO. Uscire da casa per andare ad un incontro di Comunione e Liberazione e trovarsi pochi minuti dopo per terra sanguinante. È quello che è successo a Pierpaolo Giaccio, infermiere 46enne della Royal Hospitals Trust, originario di Torrebruna ma residente a Vasto. L’operatore sanitario è stato aggredito in via Santa Lucia a scopo di rapina. Inseguito, gettato a terra e preso a calci e pugni, ha avuto la forza di rialzarsi e raggiungere il Pronto soccorso dell’ospedale San Pio. I medici gli hanno diagnosticato un trauma facciale, la frattura del setto nasale e problemi all’orbita oculare. Gli aggressori, non contenti, hanno preso di mira una ragazza che aveva appena parcheggiato poco lontano dal luogo dell’aggressione e le hanno portato via la borsa. La scena è stata vista da una donna che era affacciata a un balcone e ripresa dalle telecamere della videosorveglianza di un privato. Sull’accaduto indagano gli agenti del commissariato. Dura la reazione della città. «Invitiamo chi continua a dire che questa città è tranquilla a venire a vivere qui», hanno protestato ieri i residenti di via Santa Lucia. Tanti gli attestati di stima indirizzati a Giaccio.
LA VITTIMA. «Lavorando sulle navi di Costa crociere», dice Giaccio, «ho girato il mondo ma è la prima volta che mi capita un fatto così grave. Erano le 20,30 e su via Santa Lucia c’erano diverse persone. Stavo andando a un incontro con i componenti di Comunione e Liberazione. L’aggressione è avvenuta all’angolo con Fosso Anghella. Tre uomini incappucciati si sono avvicinati. In due mi hanno colpito. “Ti ammazziamo se non ci dai il portafoglio” ha detto uno dei due. Sono riuscito a divincolarmi e ho cercato di scappare. Mi hanno rincorso e preso a calci e pugni sul viso. Ho urlato ed ho visto che qualcuno si è affacciato. L’istinto di sopravvivenza mi ha dato la forza di alzarmi e scappare di nuovo in direzione del vicino ospedale. Sono riuscito a raggiungere il Pronto soccorso. Ho avuto il codice giallo. Sono stato sottoposto agli accertamenti del caso e mi è stata diagnosticata la frattura del setto nasale. Sto facendo altri accertamenti oculistici per verificare se ci sono danni anche all’occhio. La polizia è arrivata in pochi minuti e so che sta indagando. Spero che riescano a identificare i tre aggressori».
IL BORSEGGIO. Rimasti a bocca asciutta ed evidentemente con un disperato bisogno di soldi, i tre hanno preso di mira una giovane donna che aveva appena parcheggiato l’auto vicino casa. I tre hanno aperto la portiera del veicolo e hanno strappato alla donna la borsa.
REAZIONI E SOLIDARIETÁ. La notizia della brutale aggressione di Pierpaolo Giaccio è arrivata a Torrebruna suscitando sconcerto e preoccupazione. Una delle prime persone che hanno chiamato l’infermiere e i suoi genitori è stata il sindaco, Cristina Lella. Condanna per l’accaduto è stata espressa anche dal sindaco e dal vicesindaco di Vasto, Francesco Menna e Giuseppe Forte. L’auspicio degli amministratori comunali è che dei 47 nuovi carabinieri che saranno inviati in Abruzzo e Molise, un buon numero venga mandato a Vasto e che venga potenziato l’organico del commissariato.
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