Protesta «no cava» in rete

Già 4mila adesioni al gruppo nato su Facebook.

VASTO. Quattromila adesioni su Facebook per difendere “fino all’ultimo granello” la spiaggia di Punta Aderci e oltre 300 mail di protesta - l’iniziativa si chiama “Digli la tua” - al presidente della Regione Gianni Chiodi (Pdl) per manifestare il dissenso e dire no all’estrazione di sabbia nell’area protetta. A Casalbordino, invece, il gruppo Pdl sostiene il ripascimento della spiaggia.

Il conto alla rovescia per il Cava day di domenica in piazza Diomede è cominciato, il centro sarà invaso da ombrelloni multicolore e sdraio, i manifestanti di Cai, Fai, Wwf, Amici di Punta Aderci, Arci, Porta nuova e del Prc indosseranno pinne e maschere per protestare. Ma accanto ad attivisti e ambientalisti e a tanti amministratori, c’è una città intera pronta a scendere in piazza pacificamente per salvare uno dei tratti più belli della costa.

E mentre la protesta monta su internet, migliaia di volantini firmati dalle “Associazioni cittadine contro la cava” stanno tappezzando le strade di Vasto. «L’appuntamento è alle 11 di domenica. Il consiglio comunale ha già espresso parere negativo alla decisione di estrarre sabbia al largo della spiaggia di Punta Penna», ricorda il coordinamento delle associazioni. «Ora tocca ai cittadini far sentire la propria voce», invita il Prc che ha promosso, tra l’altro, l’iniziativa “Digli la tua”.

Il Pdl di Casalbordino, invece, difende la posizione dell’assessore regionale Mauro Febbo e sfida il sindaco Remo Bello a «dichiarare apertamente la sua contrarietà al ripascimento e a prospettare altenative per la salvaguardia del litorale».
«La linea dell’assessore regionale è sostenuta da quasi tutti gli operatori turistici», sostiene Luigi Di Cocco, consigliere comunale del Pdl, «il litorale casalese ha assolutamente bisogno di interventi per arginare l’azione erosiva che da anni mina la spiaggia. L’unico modo valido e poco invasivo per salvaguardare e conservare le dune è un lavoro immediato di ripascimento. Non intervenire significa peggiorare di giorno in giorno la situazione già fortemente compromessa.

Le autorizzazioni e le relazioni degli enti hanno, inoltre, sciolto ogni dubbio, circa i danni che la cava provocherebbe nella riserva di Punta Aderci», aggiunge Di Cocco, «il sindaco Bello continua a screditare i lavori eseguiti in passato per la sistemazione della spiaggia e per la lotta all’erosione, ma si è chiesto in quale stato sarebbe oggi il litorale se non fossero stati eseguiti interventi negli anni scorsi? In quasi tre anni di amministrazione non ha speso un solo euro per la difesa della spiaggia e oggi continua ad avere posizioni ambigue e contrarie a qualsiasi azione di lotta all’erosione».