COLLEDIMEZZO

Punto da un insetto, muore a 36 anni 

Rosario Romele era al lavoro in campagna: prima il dolore al braccio, poi il giovane si accascia privo di vita

COLLEDIMEZZO. Muore a 36 anni per shock anafilattico causato dalla puntura di un insetto. La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio, intorno alle 17, in un terreno in prossimità del cimitero di Colledimezzo. Adesso un paese intero piange Rosario Romele, lo sfortunato giovane, sportivo e lavoratore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bomba, comandati dal maresciallo Vito Giallorenzo, e l’ambulanza del 118 arrivata da Atessa. I soccorsi, infatti, sono scattati tempestivamente, ma per il 36enne non c’è stato nulla da fare. Romele era impegnato in un sopralluogo, insieme a un bracciante, su un terreno di proprietà che aveva intenzione di ripulire. Improvvisamente Rosario si è lamentato per la puntura di un insetto sul braccio. Passati alcuni secondi il giovane ha iniziato a sentirsi male. Altri ancora e la situazione è peggiorata: si è accasciato, dicendo di non respirare bene e fino a perdere i sensi. Nel giro di pochi minuti Rosario non respirava più: riverso a terra, la vita ha abbandonato in modo inaspettato un ragazzone di 36 anni. Il bracciante che era insieme a lui ha capito la gravità della situazione, ha gridato e chiama aiuto. Poco distante qualcuno lo ha sentito, facendo partire l’allarme. Ma, una volta sul posto, i sanitari hanno solo potuto constatare la morte del giovane. Romele potrebbe essere stato punto da una vespa, un’ape o un calabrone, difficile da stabilire. La notizia è arrivata come una doccia gelata nel piccolo paese che si affaccia sul lago di Bomba. Rosario Romele era molto conosciuto a Colledimezzo: giocatore di rugby ad Atessa, alcuni anni fa consigliere comunale, disponibile alle iniziative del paese. Ultimamente aveva realizzato il suo sogno, aprire un agriturismo, Tenuta Villa Rosato, immerso nella campagna, a cinque minuti di auto dal centro di Colledimezzo. Dopo la ricognizione cadaverica il magistrato di turno della Procura di Lanciano, Rosaria Vecchi, non ha ritenuto di dover disporre l’autopsia. La salma del giovane è stata riconsegnata ai familiari. I funerali si svolgeranno probabilmente domani.
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