«Qui si premia la presenza» Accordo storico in azienda

Atessa, intesa alla Wagon automotive che realizza lamiere per conto della Sevel Incentivi di 800 euro e più l’anno. La Fim-Cisl: «Noi esempio in Val di Sangro»

ATESSA. Invece che punire le assenze si incentivano le presenze. È questa la sintesi di un accordo storico per la Val di Sangro, destinato a fare scuola anche per tutte le altre aziende del tessuto economico frentano e abruzzese. Si tratta della Wagon automotive srl, azienda dell’indotto Sevel che, assieme alla Fim-Cisl ha siglato un accordo sui bonus presenza. Sul piatto per ogni dipendente-modello che ha dimostrato di essere sul posto di lavoro più degli altri, ci sono 800 euro all’anno che possono diventare anche di più visto che l’incentivo è a capitale. Significa che se un dipendente non riesce a prendere tutto il bonus, la quota si ridistribuisce tra tutti gli altri colleghi. E c’è di più. Le assenze per malattia non vengono conteggiate fino a 5 giorni e anche i ricoveri ospedalieri sono tutelati fino a dieci giorni dopo un’operazione. Vengono considerate e protette anche le assenze per maternità, quelle dovute a motivi sindacali o di studio, così come da statuto dei lavoratori.

Da un anno all’altro il premio sulla presenza è stato aumentato del 52%. E si parte da un principio semplice, ma allo stesso tempo rivoluzionario: premiare chi fa di più e meglio invece che punire chi non lavora. Le assenze pesano sulla busta paga 15 euro al giorno. Ma le presenze vengono premiate molto di più. Ci sono infatti agevolazioni per chi fa turni di straordinario su volontariato come 2 ticket buoni pasto la mattina, 3 per il pomeriggio e 5 di notte. I margini sono molto ampi. Ne beneficiano gli operai (56 ne conta la Wagon automotive) e la stessa azienda. E l’accordo, siglato da pochissimo, è anche retroattivo, a partire da gennaio. «È un grande risultato», commenta Dorato Di Camillo, della segreteria provinciale Fim-Cisl, «che sarà di esempio per tutta la Val di Sangro. Fino ad oggi abbiamo visto premiare altri territori a svantaggio del nostro. Da oggi, grazie alla Sevel e a un prodotto che tira, il nuovo Ducato, non è più così. La Wagon ha deciso di investire sul nostro territorio perché qui ha trovato efficienza e professionalità».

«Abbiamo fatto tutti un bel lavoro», dicono le Rsu Fim di stabilimento, Pio Roca e Giuseppe Di Mascio, «segreteria, iscritti e azienda, e senza nemmeno un’ora di sciopero. Questa fabbrica è giovane, con un’età media dei dipendenti di 35 anni. Da quando abbiamo intrapreso questo percorso sindacale, con una collaborazione aziendale sorprendente, (il gruppo nel resto d’Italia non gode di ottima salute, ndc) è migliorata la qualità della vita e del lavoro. Siamo riusciti ad ottenere tanto in un periodo di crisi del genere», proseguono i rappresentanti sindacali, «e siamo pronti a dare e fare anche di più. La qualità delle nostre lavorazioni (lamiere per la Sevel e per il settore automotive, ndc), già molto alta, ci porta a voler essere sempre più competitivi».

Daria De Laurentiis

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