camera di commercio, il dopo-angelucci 

«Riequilibriamo l’ente camerale» 

Confartigianato chiede uguale spazio per tutte le associazioni

CHIETI. Riequilibrio interno della Camera di commercio, rendendo protagoniste tutte le associazioni che la compongono. È la richiesta di presidente e direttore di Confartigianato Pescara, Giancarlo Di Blasio e Fabrizio Vianale, avanzata all’esito delle dimissioni del presidente Mauro Angelucci. «Questa fase di transizione sia un’occasione per riequilibrare l’organismo e renderlo davvero espressione di tutti gli attori coinvolti», dicono i due esponenti di Confartigianato. La confederazione degli artigiani pone un problema di rappresentanza all’interno degli organi camerali: «È evidente», dicono i vertici dell’associazione provinciale, «che degli errori, nel corso dei mesi, sono stati fatti. Le dimissioni di Angelucci, che ha sempre profuso il massimo impegno, a questo punto siano uno spunto ed uno stimolo per far sì che la Camera di commercio sia davvero espressione delle organizzazioni più rappresentative. Ad oggi, infatti, gli organismi dell’ente camerale non rappresentano in modo proporzionale i vari attori».
«A nostro avviso», concludono Di Blasio e Vianale, «la Camera di commercio e i suoi organi direttivi devono essere equa espressione di tutte le associazioni più rappresentative: solo in questo modo potrà lavorare al meglio e fornire al territorio e al tessuto economico, in un momento particolare e delicato del mondo produttivo ed occupazionale, un importante contributo che favorisca il rilancio dell’economia delle due province».