Rubate le esche per i topi Caccia ai ladri in 4 comuni 

Lanciano, Ortona, San Vito e Fossacesia finiscono nel mirino di incivili e vandali Il presidente EcoLan: «Grave manomettere le scatole, rischi per cani e gatti»

LANCIANO. Atti vandalici e veri e propri furti. È quanto si sta verificando nei confronti delle esche per l’avvelenamento e l’uccisione dei ratti predisposte dalla EcoLan nei comuni di Lanciano, Ortona, San Vito e Fossacesia, gli stessi che hanno aderito ad un progetto pilota sperimentale offerto da EcoLan per una disinfestazione e derattizzazione più efficace sul territorio. Le segnalazioni dopo ogni ricognizione delle classiche scatolette nere contenenti esche ratticide sono diventate così numerose che la EcoLan ha effettuato una comunicazione ufficiale per avvertire anche della pericolosità di alcune azioni. «È un continuo», spiega il presidente della società partecipata dei rifiuti, Massimo Ranieri, «consideriamo queste azioni come veri e propri atti vandalici oltre che furti. Si tratta di atteggiamenti di una gravità inaudita ed inaccettabile, e pertanto, per chiunque venisse colto nell’atto di distruggere, manomettere o rubare i contenitori delle esche ratticide, la EcoLan avvertirà le autorità competenti per il ripristino della legalità a tutela della salute pubblica e dei propri interessi».
In numerosi casi le scatolette nere (il cui costo per la società, e dunque per la collettività, è di 12,25 euro ciascuna) vengono prese a calci, divelte, rotte in più punti, spostate e rubate, evidentemente per essere portate a casa in giardini o spazi domestici. Quel che tuttavia rimarca la EcoLan è che i box, una volta che l’esca è stata ingerita dal topo, sono inservibili. Il ratto infatti non muore nella scatola (che contiene una sola esca), ma morirà solo in un successivo momento a seguito degli effetti del potente veleno. È capitato più volte anche che le esche vengano estratte dalle scatole e buttate altrove. Un comportamento pericolosissimo sia per l’uomo che per gli animali in caso di assunzioni accidentali. Il pericolo, negli spazi pubblici come parchi, aree adibite a verde, aiuole, è che cani, gatti o addirittura bambini possano ingerire o toccare le esche. Non è la prima volta che la EcoLan si trova a combattere l’inciviltà di alcuni cittadini. In passato la spa pubblica si era scagliata contro gli abbandoni illeciti di rifiuti che invadono strade comunali e quartieri centrali e periferici. Ne era seguita una campagna di comunicazione mirata alla sensibilizzazione verso i temi del rispetto ambientale e del senso civico. E un giro di vite sugli sporcaccioni era stato fatto anche dal Comune che, lo scorso anno, aveva dato il via a controlli a campione nei vari quartieri cittadini. Diverse persone, dopo le ispezioni effettuate nei sacchetti abbandonati dal personale comunale, EcoLan e polizia municipale, sono state identificate e successivamente multate con sanzioni da 600 euro l'una. Il Comune ha inoltre aumentato il numero di fototrappole presenti sul territorio comunale e predisposto lo spostamento degli occhi elettronici in luoghi diversi in modo da immortalare un maggior numero di incivili.