San Giustino nel degrado dopo un anno dagli scavi 

Ancora transenne in piazza: il Comune non interviene nonostante le promesse E oggi commercianti e professionisti organizzano una festa con tanto di torta

CHIETI. Oggi in piazza San Giustino si festeggia un anno con la recinzione degli scavi archeologici ormai ricoperti di sterpaglie. E commercianti e professionisti della città, per ricordare l’amaro compleanno, hanno organizzato alle 19 una festa con tanto di torta e spumante.
Il Comune, con in testa il sindaco Umberto Di Primio e l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Di Felice, aveva promesso un intervento rapido per aggiustare l’area e rimuovere le transenne. E invece sono passati 365 giorni di immobilismo: il cuore del centro storico di Chieti, accanto alla cattedrale e davanti palazzo di giustizia, continua ad affondare nel degrado. All’orizzonte, come se non bastasse, non c’è nessuna certezza per l’intervento finalizzato alla riqualificazione della piazza. Continua ad essere appeso a un filo, infatti, il finanziamento da un milione e mezzo di euro concesso con il decreto periferie dal governo Gentiloni il 18 dicembre del 2017 ma congelato da Movimento 5 Stelle e Lega.
Così, dopo 12 mesi in cui gli annunci del Comune sono rimasti tali, ecco l’iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza e chiedere – per l’ennesima volta – un intervento immediato da parte dell’ente. «È un evento goliardico, non una chiamata alle armi o una protesta di piazza», spiega l’avvocato Stefano Marchionno, uno degli organizzatori insieme ai commercianti Walter Di Leo e Concetta De Sanctis. «Già un anno fa sapevano che i buchi sarebbero rimasti aperti. Il degrado in cui affonda piazza San Giustino è indicativo dell’intollerabile stato di abbandono in cui versa un’intera città per colpa del disinteresse della classe politica. Già San Giustino è forse l’unico caso in Italia in cui la principale piazza cittadina è adibita a parcheggio, ma questo è davvero troppo. In realtà, bisogna ringraziare il prefetto che, in occasione della processione del Venerdì Santo, ha disposto di ricoprire il buco accanto alla scalinata della cattedrale per motivi di sicurezza. Se ciò non fosse avvenuto, adesso le aree transennate sarebbero due».
Un’altra opera bloccata che si affaccia sempre su piazza San Giustino è Palazzo d’Achille: la sede storica del Comune è un cantiere dal 2009, ma 10 anni non sono ancora bastati a completare i lavori. Intanto, l’affitto della sede provvisoria dell’ex Banca d’Italia, lungo corso Marrucino, costa circa 10mila euro al mese.