ente dell’acqua in lite

Sasi, Torricella rifiuta l’incarico di componente del Cda

LANCIANO. Questo Cda non s’ha da fare. Non ha accettato l’incarico di consigliera della Sasi, Silvia Torricella, dipendente del Comune di San Salvo, eletta al posto della dimissionaria Brunella...

LANCIANO. Questo Cda non s’ha da fare. Non ha accettato l’incarico di consigliera della Sasi, Silvia Torricella, dipendente del Comune di San Salvo, eletta al posto della dimissionaria Brunella Tarantini, dipendente del comune di Lanciano, nell’assemblea dei sindaci soci dell’ente del 17 marzo scorso. Assemblea composta dai soli sindaci di centrosinistra, visto che per i colleghi di centrodestra era una riunione illegittima. Centrosinistra che ha provveduto, con la sola astensione del Comune di Lanciano, a ratificare la nomina di Domenico Scutti come presidente, quella di Vincenzo Marcello, dipendente del Comune di Vasto come consigliere al posto di Patrizio D’Ercole, nominato dal centrodestra ma dichiarato ineleggibile, e ad eleggere la Torricella viste le dimissioni della Tarantini e la volontà del Comune di Lanciano di non far parte del consiglio di amministrazione.

Una manovra fatta dai sindaci di centrosinistra per sbloccare l’attività della Sasi che proprio a causa del caos nella composizione del Cda non è riuscita a iscriversi nel registro delle imprese della Camera di commercio. Operazione non gradita però dal centrodestra che chiedeva di azzerare il Cda.

Ora è arrivato il rifiuto della Torricella a complicare ulteriormente le cose. La donna ha comunicato il suo “no” alla Sasi il 21 marzo. Diniego reiterato il 24 marzo, visto che dall’ente non erano giunte risposte, giorno in cui c’era la prima riunione del nuovo consiglio saltato poi ufficialmente per problemi di salute del presidente Scutti. (t.d.r.)

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