Via Santarelli, strada dissestata

CHIETI

Scatta l’ordine: controlli su strade e ponti 

Riunione in prefettura dopo nubifragi e frane in città e provincia, via alle ispezioni sui viadotti delle autostrade ogni 3 mesi 

CHIETI. Strade, autostrade e soprattutto ponti sorvegliati speciali dopo la tragedia di Genova. La Provincia fa un monitoraggio costante su 62 dei suoi 300 ponti. Verifiche ogni tre mesi da parte dei gestori delle autostrade sulle proprie infrastrutture. E controlli serrati, senza la cadenza trimestrale, da parte di Anas e Ferrovie dello Stato.

Antonio Corona, prefetto di Chieti
Il prefetto Antonio Corona ha chiamato a raccolta gli enti interessati per fare il punto della situazione sulla sicurezza sulle strade. La riunione è partita ieri mattina alle 10,30 e si è conclusa tre ore dopo. Per il Comune di Chieti erano presenti il sindaco Umberto Di Primio, l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Di Felice e il dirigente di settore Paolo Intorbida. C’erano poi i rappresentanti di Provincia, questura, Anas, carabinieri, guardia di finanza, questura, Rete ferroviaria italiana, Settimo tronco Autostrade per l’Italia, società Strada dei Parchi, vigili del fuoco e polizia stradale. Non c’erano invece i rappresentanti dei Consorzi di bonifica e Consorzio industriali che a Chieti, ad esempio, sono proprietari della maggior parte dei ponti presenti in città.
«La riunione è stata proficua perché sappiamo che esistono dei dati sui quali poter lavorare in base a una stima delle condizioni delle nostre infrastrutture», ha detto il sindaco Di Primio. «Torneremo a confrontarci, convocando in una prossima riunione anche la Regione Abruzzo che ha competenze sulla gestione degli alvei fluviali, e il Consorzio Asi Valpescara. Il prossimo passo sarà quello di trovare soluzioni affinché le criticità emerse possano avere delle risposte immediate per dare sicurezza ai cittadini». Il prefetto ha chiesto a tutti gli enti presenti di redarre schede di sintesi su tutte le problematiche esistenti da consegnare in Prefettura. Entro fine mese, invece, il ministero ha chiesto ai Comuni una relazione sulle criticità esistenti.
Il sindaco Di Primio ha ricordato che l’amministrazione comunale ha inviato alla Regione la richiesta di stato di calamità, presentando una stima dei danni che ammonta a circa un milione e mezzo di euro. Somma che viene fuori, ha sottolineato il sindaco, da una verifica dello stato della viabilità in città che al momento può definirsi solo parziale.
Dagli ambienti della prefettura, al termine la riunione, filtra invece la notizia che la situazione non è tale da destare allarme. Ciò non significa che non si faranno tutti gli sforzi per tenere sotto controllo la situazione.
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