CHIETI

Scontro azienda-sindacati, 4 giorni di sciopero alla Dayco

La ditta annuncia 24 assunzioni ma per il sindacati non ci sono certezze sugli stabilimenti di Chieti Scalo e Manoppello, scatta la protesta

CHIETI. Quattro giorni di sciopero alla Dayco di Chieti e di Manoppello. La decisione è arrivata dopo un incontro tra dirigenza dell'azienda e sindacati. L'azienda ha annunciato 24 assunzioni ma per i sindacati resta il timore della chiusura. Per questo è stato proclamato lo sciopero fino alle 24 del prossimo 7 ottobre dalle Rsu e dalle segreterie regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil nei siti di Chieti e Manoppello della Dayco. La decisone, spiegano i sindacati in una nota, arriva al termine di un incontro avuto con l'azienda presso il Ministero dello Sviluppo economico, incontro le cui conclusioni, sempre secondo i rappresentanti sindacali, sono insoddisfacenti. I lavoratori dei due siti produttivi hanno tenuto in mattinata un'assemblea unica. L'ultimo sciopero ala Dayco risale allo scorso 23 agosto: in quella occasione la Rsu aveva evidenziato il depotenziamento delle strutture abruzzesi. 

Sinistra italiana si schiera con i lavoratori Dayco. «La dirigenza continua ad avere l’ossessione di ridurre il costo del lavoro come panacea di tutti i mali», dicono il segretario regionale Daniele Licheri, la segretaria provinciale di Chieti Marisa D’Alfonso e la segretaria di circolo Paola De Vitis, «i sindacati con grande responsabilità continuano a chiedere che ci siano certezze negli investimenti e che questo atteggiamento miope non sia il solito preludio a una ennesima delocalizzazione. Il nostro deputato Giovanni Paglia, che già a luglio aveva chiesto un tavolo ministeriale, interverrà nuovamente per chiedere chiarimenti al governo: esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori in sciopero e chiediamo certezze immediate sul futuro dei due stabilimenti di Chieti e Manoppello». 

La reazione dell'azienda: «Questa mattina ero pronto a dare corso alle 24 nuove assunzioni su cui mi ero impegnato, e al nuovo piano di investimenti, ma è evidente che lo sciopero ha bloccato tutto», afferma il responsabile di Dayco Europe, Bruno Vallillo, che dunque sembra voler congelare gli impegni presi sui tavoli romani del ministero dello Sviluppo economico.