Sindaco offeso su Facebook, 43 indagati

Di Primio sporge denuncia: «Mi hanno augurato la morte». Tra i denunciati anche una delle presunte vittime di D’Agostino

CHIETI. C’è chi gli ha persino augurato la morte. Chi invece gli ha semplicemente dato del bugiardo. E chi, infine, si è scagliato contro di lui perché non ha ancora avuto dal Comune la casa popolare. Umberto Di Primio, sbotta, denuncia chi lo diffama su Facebook e mette nei guai 43 cittadini di Chieti convocati, in questi giorni, in procura. Sono tutti formalmente indagati. Nell’elenco compaiono anche personaggi noti in città. Tra questi colpisce il nome di una donna: è una delle presunte vittime delle avances sessuali di Ivo D’Agostino, l’ex assessore alle politiche della casa arrestato per lo scandalo degli alloggi in cambio di sesso. Ha protestato contro il sindaco attraverso Facebook. Ma si ritrova nei guai con il rischio di essere rinviata a giudizio per diffamazione. E’ lo stesso Di Primio a confermare, per telefono, la notizia e a spiegare il perché della sua reazione drastica alle offese e alla minacce. «Non ho sporto querela indicando nomi e cognomi degli autori di quei post, ma ho semplicemente presentato un esposto. Devono essere stati gli investigatori a individuare tutte queste persone. Se però mi chiede perché ho deciso di agire legalmente la risposta è semplice: c’è stata una persona, che ho anche diffidato, che è arrivata a scrivere sul mio profilo la frase “devi morire”. A questo punto», prosegue il sindaco, «non potevo non dare uno stop deciso a commenti intollerabili e in alcuni casi persino minacciosi. Vede, io ho 11 mila amici su Facebook e sono un personaggio pubblico che ha scelto di essere presente sul social network senza alcun filtro che funzioni da censura. Ma c’è un limite a tutto. Proprio perché ho un profilo aperto chiedo il rispetto delle regole. Nessuno ha il diritto di offendermi».

E soprattutto augurargli la morte oppure dargli del bugiardo. Prima del sindaco di Chieti, un altro politico abruzzese ha denunciato i cittadini per le offese su Facebook. E’ accaduto è Pescara: la vittima delle offese è l’assessore Veronica Teodoro e il numero degli indagati ha raggiunto quota 61. Di Primio resterà su Facebook? «Certo che ci rimango, ma le offese non le tollero».