Sit-in contro la politica che toglie i servizi

Celenza, manifestazione sulla Fondovalle: basta con le passerelle dei candidati, vogliamo i fatti

CELENZA SUL TRIGNO. La loro non è stata una protesta, ma piuttosto un promemoria e un ripasso alla politica dei diritti dei cittadini. Lo hanno spiegato anche ai candidati che si sono presentati ieri mattina al sit-in pacifico organizzato sulla Trignina dal Comitato civico nei pressi dello svincolo per Celenza sul Trigno.

«Basta passerelle politiche. Il governatore della Regione, Gianni Chiodi, abbia il coraggio di revocare ogni circolare firmata per chiudere le sedi delle guardie mediche e si segga a tavolino con i sindaci per governare con cognizione di causa». A due settimane dal voto la popolazione del Medio Vastese ricorda quello che è un loro sacrosanto diritto: l’assistenza sanitaria. Lo hanno fatto mostrando indignazione ma anche determinazione nel ricevere questa volta prove concrete dal governo regionale.

«Il tempo delle promesse elettorali è finito. Chiodi deve fare una sola cosa: rivedere i provvedimenti in merito alla medicina di base, a quella specialistica e di continuità, alle emergenze. Nessuno speculi sui bisogni di questo territorio», hanno rimarcato i componenti il Comitato civico.

La chiusura della guardia medica di Celenza sul Trigno comporterà danni a tutti i comuni serviti: Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Guardiabruna e Castelguidone.

Il Comitato ha vigilato affinchè la manifestazione non si trasformasse in un comizio di candidati. Con estrema educazione ma altrettanta fermezza, i politici impegnati nelle elezioni ieri mattina sono stati invitati a lasciare il presidio. Il territorio annuncia nuove e pressanti iniziative fino a quando non riceverà risposte concrete da Chiodi. Il Medio e Alto Vastese non esclude di disertare le urne il 25 maggio prossimo. «A che serve votare chi non sa neppure che esisti e ti toglie i servizi essenziali?», chiedono i cittadini. «Bambini, anziani, malati in genere hanno diritto alla salute esattamente come chi abita a Pescara o Teramo».

E mentre sulla fondovalle del Trigno andava in scena la protesta della popolazione dei comuni montani, nella vallata del Sinello i lavoratori della Golden Lady hanno organizzato un altro presidio per ricordare che, nonostante le tante promesse, 200 dei 260 lavoratori resterà presto disoccupato. Cgil, Cisl e Uil aveva invitato i candidati a un confronto. Luciano D’Alfonso è arrivato ma con i manifesti elettorali, Fra i rappresentanti del M5s mancava Sara Marcozzi. Presente Maurizio Acerbo. Grande assente è stato il goveratore Gianni Chiodi. «E questo la dice lunga», è stato il commento a caldo di alcuni partecipanti al presidio. (p.c.)

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