Sosta di 30 minuti in viale Abruzzo per rilanciare i negozi 

Il Comune accoglie la richiesta dell’associazione Alva I commercianti: mezzora è troppo poco, vogliamo un’ora

CHIETI . Arrivano i parcheggi a tempo in viale Abruzzo. Dopo la richiesta dei commercianti, presentata il 15 giugno scorso, il Comune ha disposto l’obbligo del disco orario nelle aree di sosta della principale via di Chieti scalo, in particolare dal civico 166 al 214 sul lato destro e dal civico 209 al 161 sul lato opposto, per agevolare la sosta dei clienti in una zona carente di parcheggi. L’amministrazione, su iniziativa di Casapound, è venuta incontro alle esigenze avanzate dall’Alva, l’associazione dei commercianti di viale Abruzzo, presieduta da Katiuscia Russo, stufa delle soste selvagge di persone che lasciavano la macchina per giorni davanti ai negozi, occupando parcheggi a discapito dei clienti delle varie attività commerciali. I negozianti, però, avevano richiesto un disco orario con sosta di 60 minuti. I nuovi cartelli, invece, indicano una sosta massima di 30 minuti, dalle 8 alle 20 dei soli giorni feriali. «Se avessero messo il limite di un’ora su almeno uno dei due lati, sarebbe stato meglio», dice Vilma Ciaschetti, titolare del negozio di biancheria intima su viale Abruzzo. «A me non cambia niente, ma mi metto nei panni degli altri colleghi. Per chi deve andare dal parrucchiere o prendere un aperitivo al bar non sono sufficienti 30 minuti. Al di là di questo, i dischi orari portano benefici a noi commercianti. Qui prima c’erano persone che lasciavano la macchina la mattina e la riprendevano la sera. E la nostra clientela si lamentava perché non riusciva a trovare un posto auto. Ora, però, servono i controlli», conclude Ciaschetti, «perché ci sono i furbetti che cambiano continuamente il disco orario». «Io lavoro qui da 31 anni», spiega il parrucchiere Moreno Miccoli, «e il problema parcheggi c’è sempre stato. Quattro anni fa, quando hanno fatto i nuovi marciapiedi, hanno tolto i segnali dei dischi orari, che erano di un’ora ed erano stati messi dall’ex sindaco Nicola Cucullo. Terminati i lavori, i segnali non sono stati rimessi e il problema si è ingigantito perché questo è l’unico tratto dove il parcheggio non si paga. Abbiamo visto camper e macchine sostare per settimane. Noi commercianti ci siamo mobilitati insieme a Casapound. La richiesta era di un’ora, quindi il disagio ora rimane perché mezzora è poco». Sul lato sinistro di viale Abruzzo, venendo dallo stadio Angelini, c’è il negozio di Riccardo Ricci che vende materassi. «Per questo tipo di attività, considerando che per la scelta di un materasso ci vuole tempo, sarebbe stato meglio che il disco orario fosse stato di un’ora, così come avevamo richiesto», dice Ricci. «Ma è già tanto che ne hanno messo uno perché qui prima la situazione era insostenibile con macchine ferme per giorni, se non settimane». Dello stesso parere è anche Simone Zappacosta, che lavora nel negozio Zeta Color di vernici. «Il disco orario era quello che ci voleva perché porta a una rotazione dei posti auto e di conseguenza aumenta i servizi per i clienti. Certo è che spostare la durata a un’ora andrebbe meglio per tutti». La richiesta di variazione verrà presentata da Francesco Lapenna, responsabile cittadino di Casapound. «I commercianti si sono rivolti a noi perché esausti di combattere contro l’inciviltà di chi sostava per tempi indefiniti difronte alle loro attività», spiega Lapenna. «Ora finalmente il tutto è stato regolarizzato. L’unica pecca è che la nostra richiesta prevedeva una sosta di sessanta minuti. Invieremo un’altra richiesta di modifica dell’orario».
©RIPRODUZIONE RISERVATA