Sparatoria nell’acquario: oggi il processo

In aula Cozzolino e Martusciello accusati del tentato omicidio di un operaio e un rappresentante

VASTO. 16 ottobre 2007: due uomini in sella a una Honda XL raggiungono il negozio di acquari Reef in corso Mazzini. La moto parcheggia sul piazzale. Il conducente resta in sella, l’altro scende ed entra nel negozio. Lo fa con il casco in testa. Tira fuori una pistola calibro 7,65 e spara quattro colpi in rapida successione, poi fugge e si lascia alle spalle due feriti, un operaio e un rappresentante che in quel momento erano nel negozio. Illeso il gestore e due soci.

Oggi davanti al tribunale di Vasto compariranno i presunti responsabili della sparatoria: Fabio Martusciello, 31 anni, di Napoli ma da anni residente a Gissi, e il collaboratore di giustizia Lorenzo Cozzolino, 44 anni di Cercola. Il movente è sempre rimasto un mistero. Secondo gli investigatori sarebbe stato Martusciello a premere il grilletto contro i titolari del locale per vendicare un torto subito da Cozzolino.

La Honda pare fosse di Cozzolino e i carabinieri sono certi che a guidarla quel giorno fu proprio lui. L’accusa per i due imputati è concorso in tentato omicidio. Il 29 ottobre 2007, subito dopo il suo arresto, Martusciello rigettò l’accusa e fornì ai carabinieri un alibi. Gli indizi di colpevolezza raccolti a suo tempo dal capitano Vincenzo Orlando convinsero i magistrati del contrario. Fra gli elementi raccolti comparve anche una copia del Centro del 17 ottobre 2007, giorno successivo alla sparatoria. Il quotidiano venne trovato dagli investigatori sul comodino di Martusciello aperto sulla pagina della cronaca di Vasto che raccontava quanto successo nel negozio di acquari.

A difendere Martusciello è l’avvocato Raffaele Giacomucci. Cozzolino, invece, assistito da un avvocato del foro di Napoli.

Cozzolino, collaboratore di giustizia che di recente ha raccontato alle forze dell’ordine dieci anni di cronaca vastese dando la stura all’operazione “Adriatico”, potrebbe aver fornito una spiegazione anche su questo cruento episodio che sette anni fa provocò moltissima paura in città.

Non si sa se Cozzolino, rinchiuso in un carcere segreto, oggi comparirà in aula. La vicenda è coperta dal massimo riserbo. Il processo è iniziato 4 anni fa ed è ormai alle battute finali. Non è esclusa la sentenza. (p.c.)

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