Sportelli chiusi, Teateservizi nel caos 

Otto lavoratori senza più contratto, errori sulle fatture emesse e ufficio per i problemi idrici temporaneamente sospeso

CHIETI. Una ventina di persone è rimasta in coda ieri negli uffici di Teateservizi per problemi con le bollette dell’acqua. Ma ad accoglierla allo sportello non c’era nessuno. Un cartello appeso avvisava che «lo sportello idrico a causa di motivi tecnici è temporaneamente sospeso». Siamo andati a controllare e i dipendenti hanno riferito che non c’era alcun «motivo tecnico» per cui non funzionava il front office, ma la sospensione era dovuta al fatto che i contratti di otto lavoratori addetti al servizio idrico erano scaduti a fine anno e non erano stati rinnovati. Il nuovo amministratore unico dell’azienda pubblica che si occupa di riscossione, Carlo Festa, non era in sede. Si trovava allo Scalo per avviare i lavori nella delegazione di piazza Carafa che dovrà accogliere gli uffici della Teateservizi, visto che palazzo De Pasquale, chiuso in alcune ale per rischio sismico, non è in grado più di ospitare la società pubblica. «Ci trasferiremo a fine mese, non possiamo più attendere altro tempo», ha detto Festa facendo capire che la questione è della massima urgenza. In sede era presente invece il direttore Antonio Barbone che pare stesse smaltendo personalmente la coda degli utenti. Il servizio è stato passato l’estate scorsa all’Aca, ma fino al 30 giugno la bollettazione è stata emessa dal Comune. A metà dicembre Teateservizi ha emesso 26mila bollette, con scadenza il 28 dicembre, che riguardavano il conguaglio del consumo sino al 30 giugno. E pare che molte siano risultate viziate da un errore di stampa che, seppur piccolo, non ne ha permesso il pagamento alle Poste. Si tratta della mancata iscrizione dei decimali dell’importo da pagare, cosicché alle Poste le bollette non vengono riconosciute dal sistema elettronico e l’addetto non può far altro che dire al contribuente di tornare alla Teateservizi a far ristampare il bollettino giusto. Da fonti interne sarebbero almeno mille le bollette sbagliate. Si prevedono, dunque, parecchie lamentele allo sportello, sempre che il «motivo tecnico» che ha provocato la sospensione venga risolto. Secondo Barbone tutto dovrebbe tornare a posto oggi. Per il momento resta il fatto che otto dipendenti sono stati mandati a casa. Cinque letturisti e tre impiegati. Gente che lavora da 15 anni in Teateservizi, tra l’altro con contratti interinali rinnovati mese per mese. Hanno fatto anche concorsi per essere assunti, mai andati a buon fine perché i servizi promessi dal Comune non sono mai stati passati alla società pubblica. Tutti con famiglie a carico e mutui sulle spalle. Uno di loro si occupava anche dei parchi gioco, che ieri infatti sono rimasti pure loro chiusi.