atessa. slai cobas accusa sevel 

Stop produttivo di marzo 2018 È scontro sulle informazioni 

ATESSA. Lo Slai Cobas riattiverà la “procedura speciale” prevista dallo Statuto dei lavoratori nella causa contro Sevel, accusata dal sindacato di condotta anti sindacale. Lo fa sapere Mara Malavenda,...

ATESSA. Lo Slai Cobas riattiverà la “procedura speciale” prevista dallo Statuto dei lavoratori nella causa contro Sevel, accusata dal sindacato di condotta anti sindacale. Lo fa sapere Mara Malavenda, dell’esecutivo nazionale dello Slai Cobas, in seguito alla recente ordinanza del tribunale di Lanciano nella causa che vede coinvolti il colosso automotive per la realizzazione dei veicoli commerciali leggeri e il coordinatore provinciale e dipendente Sevel, Giordano Spoltore.
Quest’ultimo nei mesi scorsi aveva inoltrato la richiesta di chiarimenti, contestata dall’azienda che gli commutò un giorno di sospensione dal lavoro come provvedimento disciplinare, in merito a una comunicazione aziendale ai responsabili francesi di Psa Group di “stop produttivo dei veicoli a marchio Psa” tra i giorni 26 e 29 di marzo 2018.
«Lo stesso tribunale», interviene la Malavenda, «da un lato riconosce che per associazioni sindacali nazionali devono intendersi le associazioni che abbiano una struttura organizzativa articolata a livello nazionale e che svolgano attività sindacale su tutto o ampia parte del territorio nazionale come è lo Slai Cobas, e dall’altro conferma il provvedimento disciplinare aziendale nei confronti di Spoltore». «Paradossalmente dunque», prosegue la nota, «il tribunale pretende di inibire il diritto sindacale di richiedere all’azienda e ai suoi partners (la Sevel fa parte di una joint venture tra Fca e Psa group, ndc) informazioni legittime sui flussi produttivi. In ragione di ciò e con gli avvocati del nostro ufficio legale ci apprestiamo a riattivare la facoltà di “procedura speciale” in capo ai sindacati nazionali che prevede, in caso di disaccordo con la decisione del giudice, l’impugnativa con ricorso di opposizione che presenteremo nei prossimi giorni, e ciò anche alla luce della grande rilevanza in materia sindacale e di diritto, nonché costituzionale, dell’intera vicenda», conclude la nota. (d.d.l.)
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