Tribunale a rischio, in arrivo altri scioperi 

Vasto. L’Ordine degli avvocati: astensione dalle udienze dal 2 al 7 luglio. Appello ai colleghi abruzzesi

VASTO. Gli avvocati vastesi tornano sulle barricate e invitano anche i colleghi degli altri presidi giudiziari a compattarsi per difendere i tribunali, la legalità e la sicurezza del territorio. Ieri mattina i componenti del Consiglio dell’ordine forense hanno deliberato una nuova astensione dalle udienze dal 2 al 7 luglio. «Non manifestiamo solo per la situazione delle cancellerie e per il personale che era stato promesso e che non è ancora arrivato, ma anche per il mantenimento del tribunale. È necessario scongiurarne la soppressione. Cercheremo di ricontattare anche il ministero. La delibera scaturita dalla riunione odierna del Consiglio dell’ordine sarà mandata anche ai colleghi degli altri tribunale abruzzesi». L’obiettivo è combattere tutti insieme per un obiettivo unico: salvare i tribunali per evitare un ulteriore indebolimento della sicurezza del territorio. Una decisione che il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha apprezzato.
A fronte di un organico amministrativo più che dimezzato e che rende estremamente difficoltoso lo svolgimento delle attività di udienza penale, il presidente dell’Ordine, Vittorio Melone, ha più volte ribadito che in un territorio che è teatro di un preoccupante incremento di fenomeni criminosi, la situazione attuale è intollerabile. Si accumulano i ritardi nell’invio dei fascicoli di primo grado alla Corte d’appello. Le procedure propedeutiche alla liquidazione del patrocinio a spese dello Stato, così come quelle per la liquidazione delle difese di ufficio rimaste insolute dall’imputato, scontano gravi ritardi e da luglio la situazione peggiorerà ancora visti ulteriori pensionamenti che coinvolgeranno anche l’ufficio di riferimento».
Il Consiglio dell’ordine sperava nell'arrivo di rinforzi. Davanti al permanere di una difficile situazione (i giudici fanno una grandissima fatica a lavorare e chiedono che il presidio venga messo in condizione di operare), ha deciso di incrociare le braccia ancora dal 2 al 7 luglio. Ovviamente l’astensione sarà revocata in caso di buone notizie. Il presidente del tribunale, Bruno Giangiacomo, ha ribadito più volte che in caso di soppressione del tribunale il rischio che la criminalità organizzata che ha trovato nella malavita locale proficua collaborazione, aggredisca la tranquillità del territorio. (p.c.)
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