Tricalle, quartiere in abbandono

Sterpaglie, buche, rifiuti ai lati delle strade, lampioni spenti. E intorno alla chiesa una giungla verde

CHIETI. Quartiere Tricalle: una delle zone più abitate della città è lasciata al completo abbandono e al decadimento. Per fortuna che un paio di giorni fa su alcuni tratti stradali della zona è ricomparsa la segnaletica, mentre facciamo un giro per il quartiere vediamo alcuni operai in azione. Ma i problemi non finiscono, anzi. E i residenti, ovviamente, non possono dimenticarsene, dal momento che sono loro a vivere situazioni di estremo disagio.

Partiamo da via Picena: la segnaletica fino a qualche giorno fa mancava del tutto e le auto continuano a sfrecciare a tutta velocità lungo curve molto strette. A fare da cornice la vegetazione selvaggia sui bordi delle strade, ma questa è una caratteristica che accompagna un po’ tutte le vie della zona. Diversi i ruderi, di proprietà privata, rifugio di topi e di animali di ogni tipo: la stessa situazione c’è lungo via Dei Peligni: non proprio toccasana per la salute degli abitanti del posto.

Proseguiamo per via Dei Sabini e lo spettacolo deprimente si ripete: sui lati della strada ci sono vere e proprie discariche a cielo aperto, tra la sporcizia e le buste di spazzatura spiccano anche i bidoni di vernice. E poi via Dei Sabelli: quei pali della luce di fronte a palazzi abitati non ancora funzionano, nonostante le diverse segnalazioni. È famosa poi la situazione in via Dei Marsi. Qualche tempo fa un 82enne era stato investito all’altezza della rotatoria, stava tentando di attraversare la strada ma le strisce pedonali non ci sono. Per fortuna che l’incidente non è stato grave.

Arriviamo di fronte alla chiesa di Santa Maria del Tricalle: la struttura che risale al XV secolo è ancora chiusa e circondata da una giungla. Proseguiamo, così alcuni residenti: «La galleria che si trova sotto la piazza di San Francesco Caracciolo non ha illuminazione da almeno 2 anni, con il rischio di continui incidenti», per non parlare della strada Vallone Fagnano: «la struttura Villaggio del Fanciullo, che si cercò di valorizzare, è abbandonata». Ma il bello deve ancora venire: giungiamo su strada Polce, non sappiamo se ridere o piangere. Iniziamo un vero e proprio safari: arbusti e vegetazione incolta fanno concorrenza a scenari da terzo mondo. Il manto stradale in alcuni tratti non esiste e si può incappare in buche e in dislivelli di ogni tipo. Ancora, un paio di giorni fa dei cittadini hanno segnalato un’altra perdita d’acqua su via Strabone. Dicono: «Abbiamo avvertito il Comune che, per fortuna, è intervenuto».