Turismo in crisi, presenze in calo: «Declino iniziato qualche anno fa» 

Vasto. Bene solo a Ferragosto e nei fine settimana. Ha inciso anche il concerto saltato di Jovanotti  I sindacati: tanta incertezza anche dalle aziende ferme. Di Lorenzo: speriamo in settembre

VASTO. Il periodo di Ferragosto è passato e la stagione torna al volto mesto di luglio. In cifre e percentuali, un disastro, almeno il 25% in meno rispetto allo scorso anno. Un dato incontestabile. Le prime avvisaglie c’erano state a maggio. Il ponte del 1° maggio è solitamente il periodo delle prenotazioni e a Vasto sono state pochissime. A luglio buona parte dei vacanzieri è fuggita dopo la devastante grandinata del 10 luglio e il tempo incerto nei giorni a seguire. Nella prima decade d’agosto la situazione è rimasta critica. La riviera, di sera, ha registrato pochissime presenze. Meglio è andata nel centro storico, grazie anche alle attività commerciali aperte, eventi e concerti nelle piazzette voluti dall’associazione di commercianti “Vasto in centro” diretta da Marco Corvino e concordati con l’amministrazione comunale. Tante le prenotazioni in alberghi e B&b a cavallo di Ferragosto disdette con l’annullamento del concerto di Jovanotti. La settimana a cavallo di Ferragosto è stata comunque l’unico periodo in cui la città è parsa affollata. Da ieri il lungomare al tramonto è nuovamente come prima.
«Il trend negativo è iniziato da qualche anno», dice Massimo Di Lorenzo, presidente degli operatori turistici della Marina. «Non ci sono più, o sono poche, le famiglie che prenotano una casa a Vasto per un mese. Le vacanze sono più brevi e a ridosso del weekend. Probabilmente la promozione di questa città e di questa costa così bella dovrebbe cominciare in inverno ed essere portata avanti in sinergia. Servono slogan, pubblicità positiva e iniziative e attrattive concordate». Angelica Molino, titolare dell'agenzia immobiliare Molino, conferma: «Agosto è stato meno critico. Luglio, al contrario, ha registrato meno prenotazioni. Anche adesso solo nei weekend si registra il tutto esaurito». Il calo di presenze è stato contestuale al calo delle spese. Chi arriva spende molto meno rispetto al passato. Un dato che conferma che alla base del problema c’è la crisi economica e occupazionale, nel Vastese come nel resto d'Italia.
I sindacati sono d’accordo. «Il turismo è in crisi perché non c’è più alcuna certezza sul futuro», dice Emilio Di Cola, «Il settore auto è in crisi. Tutto il settore metalmeccanico lo è. Se un operaio non sa se andrà in cassa integrazione o se addirittura l’azienda, come è accaduto alla Sam, potrebbe non avere futuro, come fa ad andare in vacanza e spendere? Il turismo purtroppo è un anello della catena economica». A Vasto gli amministratori comunali, condizioni meteo permettendo, sperano ora nel turismo di settembre. «Il mare vastese è bellissimo a settembre», ricorda Di Lorenzo. Diverse le iniziative in programma che si concluderanno con le festività patronali.
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