Umilia la compagna, scattano condanna e risarcimento danni

Contro la moglie, per dirla con le parole del pubblico ministero, ha usato «ogni forma possibile di vessazione». Ecco perché un teatino di 37 anni (non indichiamo il nome per tutelare la vittima) è...

Contro la moglie, per dirla con le parole del pubblico ministero, ha usato «ogni forma possibile di vessazione». Ecco perché un teatino di 37 anni (non indichiamo il nome per tutelare la vittima) è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali: ora l’imputato – su decisione del giudice Chiara Di Gerio – dovrà anche risarcire la vittima, che si è costituita parte civile, con 10mila euro. L’incubo della donna, stando alla ricostruzione dell’accusa, è andato avanti per 5 anni: lui l’avrebbe picchiata, ingiuriata e minacciata, pedinandola e rendendosi protagonista «di continue incursioni sul luogo di lavoro». Per il pm, quella «serie di maltrattamenti ha annientato e umiliato la personalità della vittima». Sempre in base alle contestazioni della procura, le lesioni riportate dalla donna durante le frequenti aggressioni sono confermate anche da certificati medici del pronto soccorso. (g.let.)