Un discount nell’ex cava «Meglio il terminal bus» 

Di Campli Finore (Ali): in quell’area parcheggi-scambio, bar e piccoli negozi L’assessore Sasso: la zona è privata e il Comune non ha i fondi per acquistarla

LANCIANO. Una nuova struttura commerciale alle porte della città invece che un’area di interscambio per migliorare la mobilità alternativa, diminuire il traffico e fornire un servizio utile agli utenti della vicina stazione di via Bergamo. Ha suscitato polemiche l’annuncio del settore urbanistica del Comune che nell’area dell’ex cava di inerti vicino alla rotonda tra via per Fossacesia, variante frentana e via per Treglio dovrà sorgere una struttura commerciale. I costi dell’intervento, che prevede anche una importante riqualificazione dell’area sotto il profilo ambientale, urbanistico e viario (verrà creata una rotonda per far defluire meglio il traffico) sono a carico di privati che avrebbero già avviato da tempo un confronto con il Comune. In questo modo, aveva assicurato l’assessore all’urbanistica Pasquale Sasso, «si migliora ulteriormente uno dei principali accessi alla città che, grazie alle rotonde realizzate su via per Treglio e alla bretella di via Bergamo, consentirà di diminuire drasticamente code e intasamenti viari in quest’area». La rotonda contribuirebbe anche a migliorare l’accesso nel popoloso quartiere Santa Rita.
Ma non tutti sono d'accordo. «Proprio perché quell’area è in una posizione strategica, ossia all’ingresso della città, a ridosso del quartiere più popoloso della città, e si affaccia su una strada trafficata che arriva fino all’autostrada, si dovrebbe concepire un’altra destinazione e un altro utilizzo», commenta Antonello Di Campli Finore, responsabile cittadino di Ali (Alleanza liberaldemocratica per l’Italia), «in quell’area dovrebbe realizzarsi una stazione intermodale, con parcheggi-scambio, car sharing, auto elettriche, terminal bus urbano-extraurbano, e visto che proprio di fronte passa la ferrovia Sangritana, potrebbe essere l’occasione per far funzionare un treno per arrivare in centro. All’interno di un “Urban hub” si potranno realizzare attività commerciali come bar, ristorante, piccoli negozi, servizi alle persone, servizi pubblici, compreso gli uffici del Comune. Creare un’altra grande struttura alle porte della città, impedirà a tanti, compresi gli abitanti di Santa Rita, di entrare in centro, e di fatto il quartiere comincerà ad essere totalmente indipendente».
«L’area è privata», rimarca tuttavia l’assessore Sasso, «e il Comune non è nelle condizioni economiche per acquistarla e per farne l’intervento urbanistico suggerito. Quando l’ex proprietario della cava ha presentato il piano di fattibilità del progetto, il consiglio comunale lo ha approvato all’unanimità perché migliorerà la fruibilità e l’accessibilità di una zona strategica. Il parcheggio di interscambio si può fare, ma in aree di proprietà dell’ente. Una cosa è certa: non ci saranno incrementi di centri commerciali nel territorio comunale».
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