Vaccini e polemiche

Vaccini, mancano le dosi: protestano i genitori 

Problemi per rotavirus ed epatite B. Il manager Asl: la difficoltà è nazionale, noi ci siamo approvvigionati anche in Turchia

CHIETI. I vaccini contro il rotavirus e quelli per difendersi dall'epatite B sono terminati. Ormai da settimane e settimane, alla porta del Centro vaccinazioni di via Valignani, è comparso questo cartello: “Avviso vaccini mancanti: Rotavirus, non abbiamo una data di consegna approssimata, Epatite B, Meningite B, data di consegna fine luglio”. Se per quest’ultima patologia il problema si è già risolto, per le altre due le dosi vaccinali no. Proprio questi vaccini sono gratuiti e non obbligatori, benché soprattutto quello contro il rotavirus sia raccomandato dal nuovo Piano nazionale vaccinazioni e rivolto in particolar modo ai neonati. Poi la protesta di alcuni genitori - che nei giorni scorsi si sono recati nella sede in via Valignani - ormai esasperati dalla situazione, soprattutto per quanto riguarda la scarsità di vaccini contro il rotavirus, la causa più comune di gastroenterite (GE) pediatrica, in particolare nei neonati e nei bambini sotto i cinque anni. Si tratta di un virus diffuso ovunque nel mondo, che si trasmette per via oro-fecale: viene cioè rilasciato in elevate quantità attraverso le feci di un soggetto infetto e l’ingresso nell’organismo avviene attraverso l’ingestione di acqua o di cibo contaminato. L’eliminazione del virus in molti bambini può durare fino a dieci giorni (in alcuni casi fino a due mesi) dopo l’insorgenza dell’infezione (come si può leggere sul sito d'informazione VaccinarSì, promosso dal ministero della Salute). «Le dosi che abbiamo già fatto somministrare ai nostri figli si stanno rivelando inutili», sbotta una mamma, dal momento che quelle per difendersi dal rotavirus si possono somministrare entro i primi sei,-sette mesi di vita. E contando pure che questo tipo di vaccino, ora gratuito, dapprima veniva a costare sopra i quarantanove euro a dose, quando nel periodo estivo il rischio di gastroenteriti pediatriche può notevolmente aumentare. E per di più, fino a poco tempo fa, stavano per terminare anche i vaccini per la difterite e per il tetano.
Ma non è la prima volta che la scarsità colpisce i centri vaccinazione del territorio. Era il periodo del “panico meningite” ai primi di gennaio scorso, quando sempre sulla porta del Centro vaccinazioni del vecchio ospedale venne affisso un ulteriore cartello con su scritto: “Vaccino tetravalente per meningite ACWY esaurito”. I cittadini presero d’assalto gli ambulatori e uno dei picchi massimi si raggiunse quando lì arrivarono almeno in 100, tant’è che una signora giunta da Casacanditella non riuscì a vaccinarsi e minacciò medici e infermieri di chiamare i carabinieri. Le dosi non bastarono per tutti, considerata anche la situazione estremamente emergenziale. Nel giro di tre giorni nel Centro dell’ex ospedale si vaccinarono, così, circa 350 persone, 500 nell’intera Asl. Mentre altri, invece, lamentavano sempre la mancanza di personale.
Il direttore generale Asl, Pasquale Flacco, da noi interpellato, ha spiegato che il problema della carenza di vaccino per il rotavirus è nazionale e che la Asl sta facendo salti mortali per cercare di reperirne le dosi: «Lo abbiamo fatto arrivare persino dalla Turchia», ha detto, assicurando che ci si sta muovendo per risolvere il problema, sia per il rotavirus che per l’epatite B.