Val di Sangro, ferie lampo nelle aziende 

Atessa. Sevel e Honda a riposo, ma si riprende già dalla prossima settimana. All’ex Honeywell colloqui da settembre

ATESSA. È a riposo da ieri gran parte della produzione industriale della Val di Sangro con l’arrivo delle ferie collettive di Sevel, motore trainante dell’Abruzzo automotive e il più grande stabilimento d’Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri. Circa 7mila addetti e oltre il doppio dei dipendenti delle fabbriche dell’indotto, il gigante Sevel assicura buona parte del prodotto interno lordo d’Abruzzo.
Dopo un’annata di picchi produttivi e linee a pieno regime per rincorrere e soddisfare le richieste di mercato, la Sevel ha programmato il fermo produttivo collettivo che quest’anno tuttavia è limitato a una sola settimana a causa dei problemi registrati in una delle fabbriche dell’indotto, la ex Blutec, i cui problemi di macchinari hanno costretto Sevel a saltare diversi turni di lavoro. Secondo l’accordo sottoscritto con i sindacati firmatari del contratto Fiat-Chrysler (Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Asqf) il ricorso alle ferie cosiddette “a scorrimento” avrebbe comportato due settimane di riposo per i lavoratori da scegliere da maggio a ottobre e una settimana di fermo collettivo. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto di far aumentare la forbice dello stop di stabilimento, ma la richiesta non è stata accolta per via dei tanti turni da recuperare.
Intanto andranno a lavoro i manutentori che interverranno sulle linee e sulle catene di montaggio per rendere più efficienti i macchinari. Nonostante ci si prepari ad ottobre per un aumento della turnazione (da 15 a 17) per un aumento sensibile della produzione, non è stato comunicato ufficialmente alcun intervento strutturale all’interno dello stabilimento rispetto alla normale manutenzione.
Per il terzo anno consecutivo le cose vanno bene anche in Honda, dove la produzione ha sfondato il tetto dei 100mila veicoli con numeri superiori alle aspettative. Da ieri anche la Honda è in ferie, ma si riprenderà il 26 agosto a pieno ritmo. Se in passato infatti con l’arrivo dell’estate si decretava la fine del periodo di alta stagione per la produzione dei veicoli a due ruote, da qualche tempo sta cambiando la geografia commerciale del mercato di moto e scooter. Fino ad ottobre si tornerà a produrre a pieno regime nella fabbrica con il pieno dei dipendenti, tra gli effettivi (circa 350) e circa il doppio dei lavoratori a tempo determinato.
Estate amara invece per gli ex dipendenti Honeywell, ex fabbrica dei turbo compressori delocalizzata in Slovacchia. Dei 330 licenziati solo 162 saranno reintegrati dalla multinazionale dell’acciaio che ha rilevato il sito. Entro settembre o ottobre partiranno i colloqui ed entro novembre saranno assunti i primi 20 lavoratori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA