Vasto, sbanda con lo scooter: muore a 18 anni

Francesco Di Santo, studente, è di origini vastesi. L’incidente alla Cecchignola: il ragazzo è deceduto in ospedale

VASTO . Incredulità e dolore in città per la morte di Francesco Di Santo, studente diciottenne di origini vastesi, residente a Roma. La tragedia è avvenuta lunedì pomeriggio nella capitale, nel quartiere della Cecchignola. Francesco, che frequentava l’ultimo anno del liceo scientifico, ha avuto un bruttissimo incidente all’uscita da scuola. Lo scooter del ragazzo è sbandato all’improvviso, finendo contro un palo. Le cause sono da accertare. Il compagno di scuola, che precedeva il ragazzo in sella ad un altro scooter, non sa spiegare cosa sia successo. Lo studente è sconvolto: ha sentito un colpo fortissimo, si è voltato ed ha visto l’amico sull’asfalto e accanto la moto distrutta. Le condizioni del giovane sono parse subito gravissime ai soccorritori. Trasportato in ospedale è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico. I medici hanno tentato in tutti i modi di salvargli la vita. Purtroppo non ci sono riusciti. Troppo gravi le ferite. Il cuore di Francesco si è fermato in serata. Dopo le procedure di rito la salma è stata riconsegnata alla famiglia. Il padre del diciottenne, Luigi Di Santo, è un colonnello dei carabinieri, di Vasto. Anche la mamma, Angela Di Cicco, è vastese. Lo zio del ragazzo è l’avvocato Giovanni Di Santo. L’ordine forense vastese, appena appresa la brutta notizia, ha espresso profondo cordoglio alla famiglia Di Santo e così pure l’Arma. I funerali di Francesco, che ha una sorella più piccola, Claudia, si celebrano questa mattina nella capitale. Nel pomeriggio il feretro sarà trasferito a Vasto per permettere a tutti i familiari di salutare Francesco per l’ultima volta. Dopo una breve cerimonia funebre nella cappella del cimitero, il ragazzo sarà tumulato nella tomba di famiglia. La tragedia ha sconvolto tutti. «La morte di un figlio ti lacera dentro», dice un familiare, «non puoi rassegnarti ad una disgrazia così grande. Francesco era uscito al mattino sorridendo per andare a scuola. Quest’anno avrebbe sostenuto gli esami di maturità. A casa è tornato morto. Come fai a rassegnarti?». Una domanda a cui è difficile rispondere.

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