Fiorentina e Teresa Di Domenica, le sorelle di Torrebruna (foto Fiorella Di Tullio)

«Vi presento Fiorentina e Teresa, le nonne di Torrebruna»

Quasi due secoli in due, autosufficienti e una memoria di ferro: per il nipote anche loro rappresentano un'eccellenza d'Abruzzo

TORREBRUNA. Loro sono le nonne di Torrebruna, piccolo comune dell'entroterra vastese di circa 900 anime, dove vivono da sempre. A sinistra c'è Fiorentina Di Domenica di 92 anni, davanti a lei la sorella Teresa Di Domenica, detta Trisina, di 102 anni. Messe insieme fanno quasi due secoli. La foto ci è stata inviata dal loro nipote Vincenzo, che a 34 anni ha la fortuna di poter ancora parlare con nonna e prozia. «Una vita semplice la loro, scandita dal tempo dei campi, dei raccolti, del canto del gallo allevato sotto casa insieme a galline, coniglietti e a volte qualche maialino», racconta Vincenzo Pelliccia di Vasto. Nonna Fiorentina ha 3 figli, 9 nipoti e 10 pronipoti. «Ancora oggi», racconta il nipote «non rinuncia ai lavoretti nell'orticello di casa. E' autonoma, una memoria di ferro e tiene i conti a mente. Vive sola da quando è venuto a mancare mio nonno, ormai oltre 20 anni fa, partito giovane a ridosso della seconda guerra mondiale per lavorare nelle miniere in Belgio e tornato gravemente malato ai polmoni. Mia nonna lo ha assistito in tutto fino alla fine, sopraggiunta nel 1994. Ancora oggi ricordo le serate, specialmente in inverno, passate vicino al caminetto, ad ascoltare i racconti di mia nonna, a volte divertenti nonostante la grande povertà specchio dell'epoca, a volte tristi come il periodo della guerra, dove solo gli occhi velati dalle lacrime mi hanno raccontato quello che le parole non sono state in grado di fare. Nonostante abbia 34 anni, ho avuto la fortuna, come i miei coetanei, di conoscere la tecnologia alla giusta età. Ma», sottolinea Vincenzo «non ci sarà mai un'app o una consolle in grado di sostituire il racconto di una nonna, ma questo purtroppo le nuove generazioni non lo sanno e i genitori di oggi, che erano i nipotini di allora, forse lo stanno dimenticando».

Riguardo alla sorella Teresa, per tutto il paese zia Trisina, è nata il 4 marzo 1915 e ha 102 anni. Trisina ha 2 figli, 4 nipoti e 4 pronipoti. «E' rimasta vedova dopo pochi anni di matrimonio», continua a raccontare Vincenzo «poichè il marito è morto combattendo nella Seconda guerra mondiale. Zia Trisina ha un'ottima memoria, anche migliore della sorella, ed è sempre contenta quando qualcuno va a farle visita. Se la sorella non passa a trovarla per qualche giorno, si informa con i conoscenti se l'hanno vista in chiesa o in qualche negozio del paese. Entrambe appartenevano a una famiglia di 5 figli, un fratello e quattro sorelle, e sono rimaste in vita solo loro due».

Perchè Vincenzo ci ha voluto raccontare la storia delle sorelle Di Domenica? «Perchè credo che tra le eccellenze d'Abruzzo ci siano anche i nostri nonni, quelli che anche quando la neve è alta tre metri e non c'è acqua e luce sanno dare amore e conforto. Per me e per i miei cari Fiorentina e Teresa rappresentano l'Abruzzo più bello, quello che c'è sempre, quello su cui puoi contare, quello che ti apre le porte e ti fa sentire padrone in una casa che non è la tua».

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