<strong>Lama dei Peligni. </strong>Minacce alla donna, i carabinieri fotocopiano le banconote dell’ultima dazione

Vuole i soldi, la madre lo fa arrestare

Giovane accusato di estorsione: ha preteso 6mila euro per fare la bella vita

LAMA DEI PELIGNI. In 40 giorni è arrivato a pretendere dalla madre 6mila euro che poi spendeva tra discoteche, divertimenti e donne. Fino a mercoledì scorso: la madre, esasperata e fiaccata dalle continue minacce, lo ha denunciato facendolo arrestare in flagranza. Quando i carabinieri lo hanno fermato con altri mille euro appena consegnati dalla congiunta, ha esclamato: «E adesso come faccio per andare a ballare? Lasciatemi, gli amici mi aspettano».

Il blitz.
Con l’accusa di estorsione, i militari dell’Arma hanno arrestato Candido Antonio Lizardo Munoz, 19 anni, originario della Repubblica Dominicana. Le manette sono scattate a Lanciano, dove il giovave aveva dato appuntamento alla madre, anche lei originaria dell’isola caraibica, per la consegna del denaro. Il giovane, infatti, vive nella città frentana. Fino a pochi mesi fa risiedeva a Lama dei Peligni, dove la madre nel 2000 ha trovato un compagno con il quale vive insieme ad altre due figlie. Candido Munoz è andato via dal paese da qualche mese.

Le minacce.
Per sostenere finanziamente la famiglia, la donna, casalinga, racimola qualche soldo tra lavoretti e servizi in favore di anziani. Pur di avere nelle sue tasche quelle le sostanze, il figlio ha iniziato a pressarla con le minacce: avrebbe bruciato la casa e l’auto del compagno della mamma. La storia è stata raccontata dalla donna a un’assistente sociale che l’ha consigliata su come comportarsi prima di arrivare a un’eventuale denuncia. Ma ogni buon proponimento non ha sortito effetti: Munoz voleva solo soldi, e tanti.

L’esasperazione.
L’altro giorno la soglia di sopportazione e di paura della donna ha raggiunto l’apice tanto da indurla a presentarsi dai carabinieri di Lama per ben tre volte. «Ora basta», ha detto al comandante, il maresciallo Tommaso Panico, «presento la querela». E’ bastato fotocopiare le banconote per mille euro, l’ultima dazione di denaro richiesta, per mettere fine alle vessazioni. In accordo con Rosangela Di Stefano, magistrato della Procura di Chieti, nel cui territorio c’è Lama dei Peligni, e con il sostituto procuratore di Lanciano, Rosaria Vecchi, città dove sarebbe scattato l’arresto, i carabinieri del reparto operativo della compagnia di Lanciano, coordinati dalla tenente Palma Lavecchia, hanno atteso che Munoz ritirasse i soldi dalla mamma, in via Ferro di Cavallo, per il fermarlo con le mani nel sacco. Tra oggi e domani c’è l’interrogatorio nel carcere frentano.