Zavattaro dà le stellette al reparto di urologia

Il manager Asl: «Il San Pio resta il punto di riferimento per le cure dei tumori alla prostata»

VASTO. Da reparto a punto d'eccellenza della Asl. Il reparto di urologia del San Pio, diretto dal professore Luigi Schips, diventa il punto d'eccellenza di un sistema di rete per gravi patologie al rene.

La "promozione" del reparto è stata annunciata dal mananger Asl,
Francesco Zavattaro con il direttore sanitario aziendale Amedeo Budassi e il direttore sanitario del San Pio, Giuseppe Mariotti. L'occasione è stata l'inaugurazione del nuovo reparto, sottoposto a ristrutturazione. Il restyling è durato quasi un anno. I lavori hanno richiesto un investimento di 400mila euro con fondi propri dell'azienda.  «Urologia diventa un polo di riferimento della Asl per la cura del tumore alla prostata», ha detto il direttore generale mostrando alle autorità e al vescovo Bruno Forte il restyling del reparto.

L'obiettivo è costruire una sorta di codice comune che permetta uniformità di comportamento e che stabilisca regole condivise e mirate sugli esami da eseguire per ottenere il meglio dai successivi trattamenti.  Un lavoro di squadra da condividere con altri reparti e non solo. «Sono in arrivo progetti che saranno condivisi con il Negri Sud, altri con la Valagro», annuncia il primario Luigi Schips.  «Da Vasto è partito un gruppo di lavoro che si occupa dei tumori del rene in collaborazione con le Univesrità di Milano, Roma, Dortmud e l'Università della Romania», afferma Schips mostrando la copertina della rivista European Urology.

La rivista internazionale dedica un ampio articolo a un intervento renale eseguito al San Pio. Un articolo che non è sfuggito agli operatori dell'Università di Cleeveland.  Dagli Stati Uniti è già arrivata un offerta collaborativa." «Il riconoscimento della Asl non è un punto d'arrivo, ma di partenza. Bisogna crescere e migliorare ogni giorno. Registrare l'arrivo in reparto di pazienti residenti nelle Marche o in Puglia è per me e per i miei collaboratori uno stimolo, ma anche la conferma che negli ultimi anni è stato fatto un buon lavoro». (p.c.)

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