Cattelan: «ci voleva un cambiamento»  

Al via X Factor 13, la rivoluzione parte dai tre nuovi giudici

MILANO. Edizione numero 13 per X Factor che torna su Sky domani sera tra novità e conferme. La novità principale riguarda il fronte della giuria, quest'anno rivoluzionata nei suoi tre quarti. Se...

MILANO. Edizione numero 13 per X Factor che torna su Sky domani sera tra novità e conferme. La novità principale riguarda il fronte della giuria, quest'anno rivoluzionata nei suoi tre quarti. Se quello di Mara Maionchi è un ritorno sul banco dei giurati, il debutto assoluto è invece quello di Malika Ayane, di Samuel dei Subsonica e del trapper Sfera Ebbasta.
Confermatissimo Alessandro Cattelan alla conduzione del talent di casa Sky. «Al 9° X Factor ne ho viste tante», osserva, «e la rivoluzione di quest’anno ci voleva. La nuova giuria ci metterà poco a entrare in sintonia con il pubblico». Da domani saranno messe in onda, su Sky Uno, le puntate registrate e dedicate alle selezioni, ospiti Achille Lauro e Anastasio, vincitore della passata edizione del talent, e nelle settimane successive sarà la volta dei Bootcamp, delle Home visit e poi degli attesi live che cominceranno il 24 ottobre. «È un’esperienza nuova per me», dice Sfera, «e anche se non mi sentivo molto pronto, mi sono trovato a mio agio in questi panni. Tornare al lavoro dopo il dramma di Corinaldo non è stato facile, non per le critiche, ma semplicemente perché affrontare una tragedia del genere non è stato facile per nessuno». Al debutto anche Samuel, frontman dei torinesi Subsonica, già identificato come «mister no» per i tanti pollici versi mostrati. «Non è così», assicura lui, «e per entrare nel ruolo mi è stato molto utile ripercorrere le mie tappe nel mondo della musica, per dare giudizi che avessero un senso». Anche Malika Ayane pare aver trovato la chiave per entrare in sintonia con il mezzo e per trovare l'equilibrio tra tv e musica. «Sto scoprendo le infinite possibilità nei modi di fare le cose. Tv e musica hanno due linguaggi completamente diversi. Per giudicare in modo obiettivo i concorrenti ho dovuto superare un certo senso di responsabilità».