A sinistra, il tenore abruzzese durante la rappresentazione dell'opera di Mascagni

Aleandro Mariani strega Ravenna con la "Cavalleria rusticana"

Per il 28enne tenore originario di Canistro nel ruolo protagonista di Turiddu è stato subito successo

RAVENNA. Trilogia d'Autunno 2017 al Teatro Alighieri di Ravenna: al debutto con Cavalleria rusticana è stato subito successo, con il tenore abruzzese Aleandro Mariani, 28 anni di Canistro. All'opera di Pietro Mascagni tornata sul palcoscenico dopo 21 anni, venerdì scorso, il pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito riservando quindici minuti di applausi. Molto apprezzata la verve innovativa con cui ha messo in scena lo spettacolo Cristina Mazzavillani Muti, presidente della Fondazione Ravenna Festival, ideatrice e regista del progetto, proponendo una scenografia e un gioco di luci che hanno fatto rivivere un emozionante territorio siciliano. La trilogia si è completata con Pagliacci, in scena sabato sera, e Tosca, ieri. Le tre opere saranno in replica fino al 26 novembre.
Mattatore in Cavalleria Rusticana Aleandro Mariani, all'esordio come protagonista in una grande opera, che ha interpretato magistralmente Turiddu. «Grazie a tutti e al maestro Riccardo Muti che ha seguito anche alcuni momenti delle prove dedicandoci il suo tempo»», ha detto il tenore abruzzese laureato al conservatorio di Santa Cecilia, con alle spalle una carriera agonistica come slalomista nello sci alpino, che ha deliziato la platea con una voce talentuosa e possente e una straordinaria presenza scenica: alla luce di questo esordio il tenore abruzzese, curato dal vocal coach Paola Leonini, ha davanti a sé un roseo futuro. «È stato emozionante esibirmi nel Teatro Alighieri di Ravenna dove ho trovato un ambiente familiare fatto di grandi amici con una grande professionalità», ha aggiunto Mariani.
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