Cilli, dodici scatti per raccontare la bulimia 

Premio internazionale al fotografo di Montesilvano: «Così do voce a persone che non ne hanno»

MONTESILVANO. Dodici scatti con cui ha raccontato la vita di due ragazze affette da bulimia. Il giovane montesilvanese Francesco Cilli si è imposto al Contest Emerging Photographer 2018 del LuganoPhotoDays. Cilli ha conquistato la vittoria nella categoria del concorso fotografico internazionale riservata agli emergenti con un reportage che induce alla riflessione, raccontando la quotidianità di chi convive con questo disturbo del comportamento alimentare. Sono oltre tre milioni gli italiani che soffrono di disturbi dell’alimentazione: di questi, più del 95% è composto da donne.
«Quando mi nominavano la bulimia, in realtà non sapevo bene cosa fosse. Mi sono accorto che in molti la confondevano con l’anoressia. Cercando sul web non si trova molto materiale», racconta Cilli. «Questo ha fatto sì che in me crescesse il bisogno di sapere. E’ un fenomeno che preoccupa, visto il costante aumento di persone affette da questo disturbo: ogni anno si registrano 12 nuovi casi per 100 persone».
Il reportage di Francesco è composto da una serie di dodici fotografie che raccontano la vita quotidiana di due ragazze affette da bulimia. Il primo passo è stato «contattare alcuni centri abruzzesi che si occupano di disturbi alimentari. Sono, così, arrivato a conoscere queste due splendide ragazze che mi hanno dato la possibilità di raccontare la loro quotidianità. Un ringraziamento speciale va a loro e al CedaP. La cosa bella della fotografia è che ti fa vivere, anche se in minima parte, la vita dei tuoi soggetti. Ti permette di dar voce a persone che non ne hanno».
Classe 1993, Francesco Cilli si diploma nel 2012 perito elettronico. La passione per la fotografia lo contagia già nel 2011, quando inizia a collaborare come assistente in uno studio fotografico. Nel 2015 riceve un account portfolio da LensCulture, nel concorso "Emerging Talent 2015", per il suo lavoro "Una Notte Senza Luna". Nel 2016 parte, invece, per il Bangladesh con la onlus “Operare per”. E’ lì che prende vita “The Heroes”, il suo racconto fotografico dell’attività svolta da una squadra di chirurghi pediatrici. Un mese in Bangladesh, in compagnia degli “eroi” di cui Francesco ha voluto “mettere in evidenza il lato umano”. Gli scatti sono stati pubblicati in un libro e sono stati protagonisti di una apprezzata mostra, ospitata anche in Abruzzo.
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