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D’Annunzio e De Nino in un convegno oggi a Pescara

PESCARA. Al Mediamuseum di piazza Alessandrini a Pescara ripartono da oggi i lunedi letterari organizzati dalla Fondazione Edoardo Tiboni e dal Centro nazionale di studi dannunziani.Primo...

PESCARA. Al Mediamuseum di piazza Alessandrini a Pescara ripartono da oggi i lunedi letterari organizzati dalla Fondazione Edoardo Tiboni e dal Centro nazionale di studi dannunziani.
Primo appuntamento alle ore 17.30 con un intervento di Daniela D’Alimonte che si soffermerà sui rapporti che legarono Gabriele d’Annunzio ad Antonio De Nino e, di conseguenza, all’Abruzzo negli aspetti riferibili al paesaggio, alle tradizioni, all’arte ed anche alla lingua con particolare riguardo al codice dialettale. Varie lettere testimoniano il rapporto che ebbero i due abruzzesi; si incontrarono sicuramente più volte come, ad esempio, in occasione di un viaggio attraverso la regione, compiuto proprio da d’Annunzio con l’Hérelle, nel settembre del 1896 ma già dal 1881 ebbero la prima occasione per conoscersi. Una lettera di un allora diciottenne Gabriele preannunciava, infatti, a De Nino una visita a Sulmona in compagnia di Francesco Paolo Michetti e di Costantino Barbella, gli artisti che lo studioso frequentava nel corso dei suoi soggiorni estivi a Francavilla. Nel corso di quella visita, che dovette protrarsi per diversi giorni, lo stesso De Nino ebbe modo di accompagnare i tre a Corfinio. Altri incontri dovettero seguire, tra De Nino e d’Annunzio, ma di essi non abbiamo notizie, sappiamo invece che il poeta ebbe sempre ben presente, per la stesura di molte sue opere, i testi del De Nino e gli studi effettuati sul suo Abruzzo. Quando il poeta doveva concludere il Trionfo della morte impiegò ad esempio i libri sugli usi e costumi abruzzesi scritti dal De Nino ed è stato rilevato anche un attento utilizzo degli stessi per la scrittura de “La figlia di Iorio”. Si sa, inoltre, della richiesta di consigli, sempre da parte di d’Annunzio a De Nino, per l’abbigliamento dei personaggi destinati alla rappresentazione scenica de “La fiaccola sotto il moggio”.
Daniela D’Alimonte è una studiosa, esperta di storia della lingua italiana e del dialetto e ha pubblicato molti volumi e saggi linguistici sull’argomento, con particolare riguardo alla parlata abruzzese, tra i quali “D’Annunzio e il suo dialetto”, “Il Dante abruzzese di Vincenzo De Meis” e “La geometria del tempo”.
L’incontro sarà coordinato e moderato dal presidente del Centro nazionale di studi dannunziani, Dante Marianacci.
L’ingresso è libero.
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