Ecco “Avviso di garanzia” il ritorno di Fuori Uso

La manifestazione internazionale ideata nel 1990 a Pescara dal gallerista Manzo si terrà all’ex tribunale e sarà curata da Giacinto Di Pietrantonio

PESCARA. Quando è iniziato il tam tam sul ritorno in città di Fuori Uso, la storica manifestazione internazionale di arte contemporanea ideata nel 1990 a Pescara dal gallerista Cesare Manzo, non sono stati in troppi a crederci. Perché la vita di Fuori Uso è stata parecchio travagliata, dopo la stagione d'oro di edizioni consecutive tra il '90 e il 2003, tanto che l'appuntamento mancava da quattro anni e l'ultima edizione, nel 2012, si è tenuta in uno spazio privato – il cantiere del complesso Opera a Portanuova – e non in uno di quei luoghi pubblici dismessi che hanno fatto la storia di Fuori Uso.

Uno per tutti? L'ex Aurum, dove si è tenuta la memorabile edizione del 1995 che ha lasciato in permanenza alla città, tra l'altro, il "Tunnel" di Getulio Alviani. Torna Fuori Uso e a confermarlo c'è stata la conferenza stampa tenuta ieri al Comune di Pescara che, con la Regione Abruzzo e la Fondazione PescarAbruzzo, si fa promotore dell'edizione 2016, ideata da Manzo, organizzata dall'Associazione culturale Arte Nova e curata dal critico d'arte Giacinto Di Pietrantonio con la collaborazione di un gruppo di lavoro formato da Simone Ciglia, Laura Barone, Giorgio D'Orazio, Marco Leonzio, Danilo Tracanna, Anja Verrigni, Cesare Volpe e Antonio Zappone. L'inaugurazione è prevista per il 26 giugno e, dopo l'ex Aurum, l'ex Fea, l'ex Cofa, l'ex Ferrhotel e tanti altri luoghi “rilanciati” dalle edizioni di Fuori Uso, quest'anno la scelta è ricaduta sugli spazi dell'ex Tribunale di Pescara, in piazza Alessandrini, un'altra realtà del tessuto urbano pescarese da recuperare nel segno della cultura.

Negli anni Fuori Uso ha coinvolto artisti del calibro di Pistoletto, Spalletti, Cattelan, Beecroft, Hammons, Cucchi, Schifano, Paladino, e curatori come Bonito Oliva, Luca Beatrice, Nicolas Bourriaud e Giacinto Di Pietrantonio. Sarà proprio quest'ultimo, curatore di lungo corso per Fuori Uso, a curare la nuova edizione. «Ho pensato di proporre un’esposizione che guardi al futuro in maniera costruttiva, mettendo al centro della riflessione e della mostra il rapporto generazionale tra maestro e allievo», spiega Di Pietrantonio, abruzzese, docente a Brera e direttore della Gamec di Bergamo. «Il progetto contempla l'invito rivolto ad artisti-docenti di chiara fama, che insegnano in prestigiose accademie di belle arti italiane, per segnalare alcuni giovani allievi da esporre insieme a loro in questa mostra», prosegue.

«Da questa garanzia autoriale e dal luogo in cui si tiene la mostra nasce il titolo “Avviso di Garanzia”: pensiamo infatti di chiamare a garantire per i talenti emergenti artisti-docenti come Mario Airò, Vedovamazzei, Gianni Caravaggio, Matteo Fato, Adrian Paci e tanti altri. In tal modo la segnalazione degli artisti», conclude il curatore, «è da intendersi come una garanzia di qualità». Saranno una trentina gli autori coinvolti e tutto in questa mostra che si presenta come un unicum nel panorama nazionale sarà particolarmente sentito, nel senso che la rinascita di Fuori Uso la si deve ad un'esigenza spontanea della città, come hanno notato gli assessori alla Cultura e al Patrimonio culturale, Giovanni Di Iacovo e Paola Marchegiani, perché è sorta da un dialogo tra Manzo, il curatore e il gruppo di lavoro – giovani pescaresi impegnati in diversi segmenti del settore cultura – che ha incontrato il consenso e l'appoggio dell'amministrazione comunale e di quella regionale, anche grazie all'impegno del consigliere pescarese Moreno Di Pietrantonio, il quale ha invitato gli imprenditori illuminati della città a sostenere la manifestazione.

«Con Fuori Uso 2016 riprende la trama da un po' interrotta della vocazione culturale di questa città con riguardo all'arte contemporanea», commenta il sindaco Marco Alessandrini, «che in passato la ha contraddistinta nel panorama nazionale e internazionale». Secondo Cesare Manzo se la città risponderà nuovamente in modo positivo a Fuori Uso c'è la possibilità di riprendere un percorso di edizioni anno dopo anno. «Fuori Uso 2016 sarà un appuntamento fondamentale perché alimenta costruttivamente il dibattito sull'arte contemporanea italiana contando sul dialogo tra artisti e accademia» osserva «e lo fa con una mostra, “Avviso di Garanzia”, che segnerà una nuova via per il rapporto tra Pescara e l'arte contemporanea». (d.s.)

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